ROMA, 16 LUGLIO 2014 – È allarme inquinamento per i bacini lacustri del Lazio, in seguito ai risultati del monitoraggio effettuato nell’ambito della campagna di Legambiente Goletta dei Laghi, realizzata in collaborazione con il Consorzio Obbligatorio Oli Usati e Novamont, sostenuta nel Lazio dalla provincia di Roma.
L’esito del monitoraggio non è affatto incoraggiante: su diciannove punti monitorati, dieci superano i limiti imposti dalla legge. A non superare i limiti è solo il bacino di Vico, mentre sul lago di Bracciano quattro punti su sei sono risultati inquinati; un punto su tre sul lago di Albano e cinque punti su otto sul lago di Bolsena.
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''L'obiettivo del monitoraggio di Goletta dei Laghi –ha dichiarato Federica Barbera, portavoce della campagna – è quello di individuare i punti critici con particolare attenzione alle situazioni in cui intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008. Abbiamo analizzato il carico batterico derivante da scarichi non depurati che minacciano la qualità delle acque".
"Anche nel caso dei laghi laziali –ha precisato la Barbera – l'attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in tratti 'sospetti' individuati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e alle segnalazioni dei cittadini. I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente quindi non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale".
(fonte adnkronos)
(foto www.terzobinario.it)
Elisa Lepone
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