Ave-Maria: Ha ricolmato di beni gli affamati
Parola e Fede Lazio

Ave-Maria: Ha ricolmato di beni gli affamati

mercoledì 8 novembre, 2017

L'articolo è tratto dal libro "Un pensiero a Maria. Preghiere mariane" (Tau editrice) di Don Francesco Cristofaro. Si può acquistare il testo in tutte le librerie o sul sito www.taueditrice.com [MORE]

Ha ricolmato di beni gli affamati
Sappiamo che tra i bisogni primari dell’uomo vi sono la fame e la sete perché, possiamo dire che senza acqua e senza pane, il nostro corpo esaurisce le sue energie vitali e muore. Si può resistere qualche settimana senza pane. Senza acqua dopo alcuni giorni si è già nella morte. La stessa legge vale per la nostra anima. Essa si deve alimentare di Dio, che è il suo pane e la sua acqua. Dio si dona all’uomo sotto forma di grazia e verità, di Parola e sacramenti. Si dona personalmente Lui stesso con ogni altro dono di sapienza, saggezza, prudenza. Con Dio che viene in noi, vengono tutti i suoi beni divini ed eterni. Nulla più manca all’uomo. Ha tutto, poiché ha il suo Dio che è il Tutto per lui.

L’uomo però non deve sentirsi mai sazio di Dio, perché Dio mai vuole che l’uomo sia sazio di Lui. Per questo egli è chiamato ad avere sempre una grandissima fame e un fortissima sete. Egli deve essere perennemente assetato del suo Dio e affamato del suo Signore.

In verità cosa canta la Vergine Maria in questo inno. Dio, se diverrà anche il nostro Dio, ci sazierà di Lui, ci sfamerà donandoci a mangiare la sua stessa vita. Ci disseterà con il suo sangue.

Riflettiamo insieme…
Chi ha Dio, ha tutto. Chi non ha Dio, non ha niente.
È questo in fondo il significato di questo cantico della Vergine Maria: Lei è tutta da Dio, in Dio, per il suo Signore. Quanto il Signore ha fatto per lei a causa della sua umiltà lo farà lo farà con noi tutti se ci affideremo a Lui con tutto il cuore. Escludendolo dalla nostra vita non potremo godere dei suoi beni. Saremo simili a quei viandanti nel deserto che hanno escluso l’acqua come fonte della loro vita. Sono condannati alla morte. La morte è il frutto della loro scelta sconsiderata, stolta, insensata.

Preghiamo insieme…
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, dateci questa sete e questa fame. Non permettete che mai possiamo dirci di essere sazi del nostro Dio e Signore. Amen.

Il mio canto d’oggi di Santa Teresa di Lisieux
La mia vita è un istante, un'ora che passa, un momento che mi sfugge e se ne va. Tu lo sai, mio Dio, che per amarti sulla terra, non ho altro che l'oggi.
Ti amo Gesù. Tende a te la mia anima... Sii tu il mio dolce sostegno. Regna nel mio cuore. Donami il tuo sorriso, per un giorno solo. Per oggi, per oggi.
Che importa, Signore, se l'avvenire è oscuro... No, io non posso pregarti per il domani... Mantieni puro il mio cuore, coprimi con la tua ombra. E non sia che per l'oggi. Temo la mia incostanza, se penso al domani.
E sento nascermi in cuore, noia e tristezza.
Ciò che voglio, mio Dio, è la prova, la sofferenza. E che sia per l'oggi.
Dovrò ben vederti, tra poco, sulla riva eterna, o Pilota divino, mano che mi conduci! Guida la mia navicella in pace fra le onde in tempesta.
E che sia per oggi. Lascia, o Signore, che mi nasconda nel tuo Volto. Lì il chiasso del mondo sarà spento per me. Dammi il tuo amore, conservami la tua grazia. E sia per oggi.
Presso il divino tuo cuore, nell'oblio di ciò che passa, non temo più il nemico.
Gesù, donami un posto nel tuo cuore. Per oggi, per oggi.
Pane di vita e del cielo, divina Eucaristia, o mistero insondabile, frutto dell'amore, vieni, scendi nel mio cuore, Gesù. E sia per oggi.
Santa, sacratissima Vite, degnati di unirti a me. E il mio debole tralcio ti darà i suoi frutti. Potrò offrirti, Signore, un grappolo dorato. Fino da oggi,
lo non ho che quest'oggi mio fuggitivo per darti in frutto d'amore, questo grappolo di cui ogni chicco è un'anima. Donami tu, Gesù, il fuoco di un apostolo. E sia per oggi.
Vergine Immacolata, dolce stella che irraggi Gesù e che mi unisci a lui,
Madre, lascia che io mi nasconda sotto il tuo velo. E sia per oggi.
Angelo Custode, coprimi con le tue ali, rischiarami con la tua luce. Dolce amico, guida dei miei passi, vieni, ti chiama, aiutami. E sia per oggi.
Voglio vedere Gesù, fuori di ogni nube e di ogni velo. Eppure quaggiù, gli sono tanto vicina... Il suo amabile volto non mi sarà nascosto che per oggi.
Ben presto volerò a dir le sue lodi. Un giorno senza tramonto splenderà sulla mia anima. Allora canterò sulla cetra degli Angeli.

Canterò l'oggi eterno.


Don Francesco Cristofaro


Autore
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