PADOVA, 13 OTTOBRE 2012 - “Siamo inferociti e sconcertati per la mistificazione della vicenda fatta a uso e consumo del clamore, senza alcun approfondimento.” Tuona Silvano Filippi, segretario del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, in merito alla chiacchieratissima vicenda del prelievo forzato di un bambino di dieci anni in una scuola di Padova, effettuato per ordine del giudice da alcuni agenti delle forze dell’ordine e dal padre del bambino.
La vicenda, balzata agli onori della cronaca grazie alla diffusione, durante la trasmissione televisiva Chi l’ha visto, di un video girato durante l’operazione, ha scatenato violente reazioni da parte della maggior parte degli italiani, fortemente colpiti dalle immagini del bambino che piange, urla e scalcia implorando di non essere portato via, mentre il padre lo afferra per i piedi e lo trascina di forza in auto, assistito dagli agenti delle forze dell’ordine.[MORE]
Ma del video incriminato, che ha fatto rapidamente il giro della rete scatenando l’ira degli utenti del web, esisterebbe anche una seconda versione che, stando alle dichiarazioni di Filippi, sarebbe stato girato dagli agenti della polizia scientifica e ritrarrebbe anche dei tentativi di aggressione effettuati dai parenti della madre.
“Ben venga l’inchiesta voluta dal ministro Cancellieri. – continua il sindacalista - Autorizzateci a divulgare il nostro filmato e a far capire che si tratta di un’esca velenosa buttata da alcune persone che non si sono arrese alla regola aurea in base alla quale una sentenza del giudice va eseguita senza possibilità di derogarvi.”
(foto www.ilcorrieredabruzzo.it)
(fonte www.redattoresociale.it)
Elisa Lepone
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