Bossi: "Fini e' inutile che rompa. La Lega non perderà mai le elezioni"
CALALZO (BL) - Le elezioni anticipate per Umberto Bossi dovrebbero svolgersi "il prima possibile, a fine novembre o ai primi di dicembre". Il senatur lo ha detto rispondendo ai giornalisti a Calalzo. "Con il presidente vediamo se una soluzione si trova - ha aggiunto - prima si fa..."
Secondo Bossi, "così non è possibile andare avanti, ormai la macchina sta correndo verso le elezioni e serve qualche gesto importante che le blocchi". Il leader del Carroccio è quindi nuovamente tornato sulla richiesta di dimissioni al presidente della Camera Gianfranco Fini: "sarebbero il gesto fondamentale - ha detto - per fermare questa corsa" [MORE]
PD: ELEZIONI A NOVEMBRE? URGENTE CONVOCARE CAMERE - "A questo punto si apre la necessità di una convocazione delle Camere: non è tollerabile che il paese assista alla lotta fratricida nella maggioranza mentre i leader del Pdl discutono nelle loro cene private", afferma Francesco Boccia, membro dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo del Pd alla Camera. "Oggi Bossi ha indicato anche la data delle elezioni: siamo all'assurdo, se un giorno salirà al Quirinale, potrà togliersi questa soddisfazione, per ora - prosegue Boccia - ha altri doveri di fronte agli italiani". "Berlusconi aveva detto che rinunciava alle sue vacanze: avevamo capito che avrebbe lavorato per chiudere le falle di un governo che faceva acqua da tutte le parti, invece ora sappiamo che voleva dedicarsi al regolamento di conti interni alla sua maggioranza. Sono gli italiani che non vanno in vacanza perché non possono permetterselo. Noi - continua - non accettiamo che il paese soffra una crisi economica interminabile, perché il governo non ha saputo affrontarla, mentre Berlusconi e i suoi amici cucinano le loro vendette. Vengano in parlamento subito, senza aspettare la ripresa di settembre, aprano formalmente la crisi e si prendano la responsabilità di dirci che hanno fallito"
FAREFURO: NUOVO AFFONDO SUL PREMIER - "Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare l'avversario e distruggerlo". E' il nuoc affondo di Farefuturo che, sul suo periodico online, accusa il berlusconismo anche di nutrirsi "di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario".
"Eravamo convinti - scrive il direttore del periodico, Filippo Rossi - che fosse un semplice dibattito politico, il confronto tra due idee di centrodestra, e che tutto potesse scorrere nei canali della democrazia interna a un partito". Certezze in base alle quali, spiega la fondazione vicina a Gianfranco Fini, "abbiamo difeso per anni Berlusconi, sperando nella sua capacità di spiccare il volo e diventare un grande politico, uno statista". Per questo motivo, "il pensiero corre ai sensi di colpa per non aver capito prima - prosegue l'editoriale - per non aver saputo e voluto alzare la testa. E oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea. Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? Non c'é una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore".
Per Farefuturo, dunque, la questione, non è più soltanto politica: "E' una questione di civiltà. Di democrazia. E di libertà", si legge sul suo periodico online. "Questioni forse più grandi di noi - continua l'articolo - che impongono una scelta difficile. Intendiamoci, tutto questo poi non impedisce la 'politica', non impedisce di trovare accordi per governare il paese. Si parla d'altro. Si parla di qualcosa di più. Perché quello che abbiamo visto in questi ultimi tempi, tra documenti di espulsione e attacchi sguaiati alle istituzioni che sembrano concepite come proprietà privata e non come bene pubblico, relazioni internazionali di dubbio gusto e killeraggi mediatici, per non parlare delle questioni etiche trasformate in propaganda di partito, ecco, tutto questo dimostra che c'é una distanza culturale prima di tutto. E che la scelta a questo punto - conclude Rossi - è se stare o meno dalla parte di una politica che si possa dire davvero laica e liberale".
LA REPLICA DI CAPEZZONE: FINIANI CON CERINO E CON TANICA - "L'editoriale di Farefuturo si commenta da sé. Nelle stesse ore in cui alcuni esponenti finiani si dicevano protesi alla ricerca di un accordo, giunge questo intervento". Così il portavoce Pdl Daniele Capezzone commenta l'editoriale del periodico on line legato alla fondazione del presidente della Camera. "Ma ormai - afferma Capezzone - gli italiani hanno capito tutto, ed è sufficiente fare un giro in strada per verificarlo: da una parte c'é chi, come il Premier, ha agito, agisce e continuerà ad agire in modo responsabile, nell'interesse del Paese. Dall'altra c'é chi 'contribuisce' - si fa per dire - alla discussione tenendo un fiammifero acceso in una mano e una tanica di benzina nell'altra".
FLI, FFWEBMAGAZINE FUORI MISURA, NON CI DETTA LINEA - "E' fuorviante e strumentale alimentare la polemica a partire da editoriali sicuramente fuori misura e che non impegnano i gruppi parlamentari e che in ogni caso non rappresentano né dettano la linea politica che intendiamo seguire". E' quanto si legge in un comunicato congiunto dei presidenti dei gruppi di Futuro e libertà alla Camera e al Senato, Italo Bocchino e Pasquale Viespoli. "Dovrebbe essere ovvio - prosegue la nota - ma è opportuno precisarlo, soprattutto quando ci si trova di fronte a professionisti del 'pretesto', che anziché affrontare l'impegno duro del confronto sulle tesi e sui problemi, preferiscono utilizzare libere e personali riflessioni intellettuali per motivare e giustificare l'unilaterale volontà di rottura".
BOSSI, PER I FUCILI ASPETTIAMO ANCORA. - Mentre parlava dal palco della festa padana a Schio, intervenendo sul decentramento, il segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi, e' stato fermato momentaneamente da alcuni spettatori al grido di ''Fuori le doppiette''.
Bossi ha sospeso il discorso in corso e, rivolgendosi ai suoi interlocutori, ha detto: ''Ora dobbiamo portare a casa tutto il possibile democraticamente. Per i fucili c'e' tempo, abbiamo comunque milioni di uomini che vogliono liberarsi e che vogliono il cambiamento per loro e per i loro figli''.
BOSSI, FINI NON ROMPA LE SCATOLE LA LEGA NON PERDERA' MAI - ''Fini e' inutile che rompa le scatole, la Lega non perdera' mai le elezioni''. Lo ha detto Umberto Bossi dal palco della festa padana di Schio intervenendo sul momento politico italiano. ''In politica la lealta' e' preziosa - ha sottolineato quindi il segretario del Carroccio - se non hai uomini fedeli ti pugnalano alle spalle. Prima c'era chi rubava per il partito ora rubano al partito ''.
FISCO: BOSSI, UNA SOLA TASSA PER LA PADANIA - Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha confermato questa sera a Schio che ''a settembre avremo il passaggio del federalismo fiscale. Ho chiesto a Tremonti - ha spiegato Bossi - di fare una miscela tra Irpef e Iva per fare un'unica tassa da dare alle Regioni. Veneto, Lombardia e Piemonte, insomma la Padania, avrebbero cosi' un approvvigionamento adeguato alla loro reale forza economica''. E dopo il federalismo Bossi pensa gia' al decentramento: ''Oggi avere i ministeri tutti a Roma - sottolinea - vuol dire avere un sacco di posti di lavoro concentrati nella Capitale. In Inghilterra i ministeri sono stati spostati da Londra in altre citta': dobbiamo fare cosi' anche noi, dobbiamo portare i ministeri nelle capitali padane, Venezia, Milano e Torino, quei ministeri che oggi ingrassano Roma. I giovani che entrano ora nella Lega - ha concluso Bossi - li spingero' a lavorare in questa direzione''.
(ansa)
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