Brescia, confessano gli autori del duplice omicidio alla pizzeria "Da Frank"
Cronaca Lombardia

Brescia, confessano gli autori del duplice omicidio alla pizzeria "Da Frank"

lunedì 17 agosto, 2015

BRESCIA, 17 AGOSTO 2015 - Hanno confessato gli autori del duplice delitto dei titolari della pizzeria da asporto “Da Frank” a Brescia: a uccidere i coniugi Seramondi, freddati a colpi di fucile lo scorso 11 agosto, sono stati due extracomunitari, Muhammad Adnan, pakistano di 32 anni, e Sarbjit Singh, indiano di 33 anni, fermati ieri a Casazza, nella Bergamasca, dagli investigatori della questura di Brescia.[MORE]

Secondo quanto dichiarato dal procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno, nel corso della conferenza stampa sull’arresto, gli «autori sono gli stessi dell'agguato di un mese fa ai danni del dipendente dei Seramondi». «Abbiamo raccolto la confessione piena - ha sottolineato Buonanno - di chi ha commesso il duplice omicidio».

I due assassini, attivi anche loro nel settore della ristorazione, erano concorrenti delle vittime (le due attività, simili, erano situate a pochi metri di distanza): il pakistano, che avrebbe premuto il grilletto del fucile, era il proprietario della pizzeria da asporto “Dolce e Salato”, acquistata tra l’altro dagli stessi Seramondi. Svelato anche il movente dell’omicidio: «Ho ucciso perché Frank vendeva molto di più», ha ammesso agli inquirenti Muhammad Adnan.

A incastrare i due killer, ha spiegato il procuratore, «le videoregistrazioni effettuate all'interno e all'esterno del locale dove è avvenuto il duplice omicidio», l'acquisizione di dati telefonici, la targa del motorino utilizzato per il crimine, e, in particolare, «l'individuazione di impronte papillose all'interno del negozio che ci ha permesso di identificare uno dei due responsabili».

Ricostruita, quindi, la dinamica dell’omicidio: «L'attento esame dei filmati - si legge in una nota della Questura di Brescia - ha ricostruito le modalità con cui è stato preparato ed eseguito l'omicidio: a bordo di un motorino i due sicari hanno raggiunto il luogo e dopo aver atteso alcune ore all'interno di un negozio abbandonato, completamente travisati si sono introdotti nella pizzeria, aperta da poco, facendo fuoco sui coniugi Seramondi». 

Quanto all’arma del delitto, invece, un fucile a canne mozze, è stato recuperato in un fossato poco distante dal luogo teatro dell'omicidio.

Domenico Carelli

(Foto: corrierequotidiano.it)


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