CARO DIO conclude la terza edizione del Festival “Poeti della Terra”
Intitolato alla pubblica opinione, si è concluso il 5 dicembre, con lo spettacolo “Caro Dio” dell’autrice napoletana Giovanna Castellano, il festival “Poeti della Terra. De Publica Opinione” finanziato con risorse PAC 2014/2020- Az. 6.8.3. erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2023” dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione e Pari Opportunità – Settore Cultura. Il monologo, andato in scena al teatro comunale di Aiello Calabro e presentato dall’Associazione Calabria Tribù, ha visto sul palco l’interpretazione di una esplosiva Natascja Marrano che, forte della sua verve ironica, legge e commenta con estrema arguzia passi e momenti di Bibbia e Vangeli che da sempre hanno lasciato interdetti credenti e non credenti.
A fine evento tutto lo staff del festival ha ringraziato l’Amministrazione comunale per il sostegno e la presenza e per il continuo supporto ad una manifestazione culturale nata nel pieno dell’emergenza COVID e che, edizione dopo edizione, ha determinato una identificazione con il territorio di Aiello Calabro, proiettando nuove relazioni e opportunità di crescita e visibilità per il paese e per gli artisti. L’opinione pubblica, tema centrale del festival che si è aperto l’8 marzo con gli appuntamenti laboratoriali di “Psicodramma” ha continuato a sollecitare il tema del ripiegamento psicologico fino ad arrivare al tema centrale del rapporto dell’uomo con l’invisibile, con Dio. Un Dio che oggi per molti risulta più invisibile che mai, ma che dietro l’apparente silenzio è una presenza eloquente che sollecita il dialogo continuo in cui la protagonista dell’opera, suo malgrado, è catturata… e tra una risata e una riflessione, se ne rende conto suscitando una reazione continua nel pubblico. «Concludere il festival con il testo di questa bravissima autrice del sud, la cui sensibilità sociale è assolutamente chiara, ha reso questa edizione del festival più matura e soprattutto pronta a determinare un nuovo cambiamento – ha spiegato il direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella. – Abbiamo iniziato parlando dell’Io e abbiamo finito parlando di Dio e tutto questo per iniziare a sollecitare i fruitori di “Poeti della Terra” sul tema dell’opinione pubblica, tema caldissimo e importante per la nostra regione, su cui torneremo ancora». Esprime soddisfazione il sindaco Luca Lepore che ha seguito tutti gli eventi del festival. «La Compagnia ha realizzato una prima edizione mastodontica per poi proseguire con due edizioni più intense e focalizzate, permettendo ad Aiello Calabro di riflettere, di emozionarsi e di cominciare a comprendere quale ruolo la cultura dello spettacolo può offrire al paese. Non resta che essere soddisfatti, concludere l’anno con la consapevolezza del buon lavoro fatto e prepararsi alle nuove attività per il 2026». Soddisfatta anche l’associazione Calabria Tribù che ha fatto così ufficialmente il proprio ingresso ad Aiello Calabro, proponendo la sua dimensione culturale e intrecciando un nuovo dialogo anche con il bellissimo paese che mira a diventare un punto di riferimento culturale per il territorio. Aspettando la nuova edizione!
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