Cassa Integrazione: Boom di richieste a marzo
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Cassa Integrazione: Boom di richieste a marzo

sabato 13 aprile, 2013

MILANO, 13 APRILE 2013 – Le elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio cig della Cgil Nazionale evidenziano che, nel mese di marzo, si è assistito ad un boom delle richieste di ore di cassa integrazione in tutti i suoi segmenti (ordinaria, straordinaria e deroga): 96.973.927 ore registrate a marzo, +22,44% rispetto al mese di febbraio.

In particolare, secondo i dati diffusi, il monte ore complessivo si è attestato a 265.043.645 per un +11,98% sul primo trimestre del 2012. La conseguenza di ciò è da ricercare, tra le altre cose, ai circa 520 mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per 1 miliardo di euro, corrispondenti a 1.900 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore.

Entrando nello specifico, lo studio ha registrato che la cassa integrazione ordinaria (cigo) è aumenta a marzo, rispetto a febbraio, del +5,04%, per un totale pari a 33.978.993 di ore. Da inizio anno la cigo invece ha toccato quota 97.213.845 di ore per un +31,68% sui primi tre mesi del 2012. Invece, la richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs) è stata di 43.105.896 per un +11,09% (sempre rapportato a febbraio) mentre il primo trimestre dell’anno ha registrato 124.069.365 ore autorizzate per un +53,36% sullo stesso periodo del 2012. Infine, per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (cigd), questa ha evidenziato a marzo un drastico aumento sul mese precedente pari a +147,06% per 19.889.038 ore richieste. [MORE]

Il rapporto, inoltre, passa in rassegna anche il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs: da gennaio sono state 1.575 per un +13,97% sullo stesso periodo del 2012 e riguardano 2.689 unità aziendali (+13,17% sull’anno passato). In particolare, c’è stato un sostenuto aumento dei ricorsi per crisi aziendale (922 decreti per un +22,28%) pari al 58,54% del totale dei decreti. In calo le domande di ristrutturazione aziendale (55 in totale da inizio anno per un -19,12% sullo stesso periodo del 2012) e quelle di riorganizzazione aziendale (49 per un -31,94%). «Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,60% del totale dei decreti. Un segnale evidente del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese», si legge nel citato rapporto della Cgil.

Sotto il profilo geografico: nelle regioni del nord si registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. Al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi tre mesi dell’anno, si piazza la Lombardia con 64.108.127 ore che corrispondono a 125.211 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 35.682.187 ore di cig autorizzate per 69.692 lavoratori e il Veneto con 28.699.190 ore per 56.053 persone. Nelle regioni del centro, il triste primato se l’aggiudica il Lazio con 16.972.720 ore che coinvolgono 33.150 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si registra il maggiore ricorso alla cig con 16.519.056 ore per 32.264 lavoratori.

Sotto il profilo dei settori: la meccanica è ancora il settore che evidenzia il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione: nel periodo gennaio-marzo, 94.263.712 ore, coinvolgendo 184.109 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Fanno seguito: il settore del commercio con 28.430.774 ore di cig autorizzate per 55.529 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 28.060.453 ore e 54.806 persone.

Come sottolinea lo studio della Cgil - da gennaio del 2009 e fino ad oggi - le ore di cassa integrazione autorizzate si aggirerebbero intorno alle 80 milioni di ore per mese. Questo fa sbilanciare gli analisti, secondo cui per il 2013, si potrebbe arrivare ad un totale di ore di cassa integrazione oltre il miliardo. «Il sistema produttivo, e l’intero mondo del lavoro, sta letteralmente precipitando, trascinando dietro di sé l’intero Paese, travolto com’è da una valanga che non trova davanti a sé alcun argine», osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, che aggiunge: «Servono risposte con urgenza che mettano al centro il lavoro, a partire dal finanziamento della cassa in deroga e per questo saremo in piazza unitariamente il 16 aprile a Roma. Un appuntamento -che potrebbe rappresentare l’avvio di un percorso di iniziativa sui temi del lavoro». Per la Lattuada: «La forte preoccupazione determinata dall’aumento delle richieste di intervento sulle crisi di grandi gruppi industriali che non trovano risposte soddisfacenti e che rappresentano un ulteriore, inequivocabile segnale della profondità della crisi e della necessità di una politica industriale a tutela dei settori manifatturieri e dell’occupazione».
 

(fonte: La Stampa)

Rosy Merola


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