Domenica a Morano Calabro (Cs) la Filodrammatica Scillese porta in scena "Cincu fimmini e nu tarì"
MORANO CALABRO (CS), 27 MARZO 2014 - “Cincu fimmini e nu tarì” è il titolo della commedia che sarà in scena domenica 30 marzo alle 18,30 all’auditorium comunale di Morano Calabro. Lo spettacolo della Filodrammatica Scillese "Lorenzo Pontillo" è inserito nella tredicesima rassegna di TeatroMusica, ideata ed organizzata da L’Allegra Ribalta con il patrocinio del comune di Morano Calabro.
“Cincu fimmini e nu tarì” è una commedia brillante in tre atti di Pino Giambrone, diretta da Filippo Teramo che parla di una peculiarità del popolo siciliano: l’arte dell’arrangiarsi. Il popolo siciliano che ha avuto nella storia ben tredici dominatori, non si è fatto sottomettere da alcune di esse, mentre ha acquistato da esse contributi culturali e linguistici, senza mai perdere i loro “quattro caratteri” distintivi di popolo, costituiti dall’intelligenza, dalla diffidenza, dall’umorismo e, appunto, dall’arte dell’arrangiarsi. Il Siciliano “uno ne pensa e cento ne fà”, e così il personaggio principale di questa commedia, “u zu Tatanu Zarbu” ha saputo, in pieno, accentrarsi queste caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri suoi simili, esasperando conflitti tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità. Esso è uno “sbrigafaccenne”, che fa la spola tra il suo paesino, nell’entroterra siciliano e Palermo.
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Riceve anche commissioni per le giocate del lotto. Il destino gli è fatale, dimentica di giocare un terno commissionato dal catanese Alfiu Santaita, che fortunatamente o sfortunatamente esce nella ruota di Palermo. Alfiu, persona rigorosamente aliena da compromessi, vuole a tutti i costi rimborsata la vincita a qualunque costo, altrimenti bisogna pagare con la vita lo sgarbo ricevuto. Entrano poi nella vicenda il barone Paolo Trupia, titolo comprato a suon di quattrini, con la moglie Vicia Naca e i due figli gemelli, Pepeddu e Caliddu, che ricorrono alla famiglia Zarbu per stipulare un contratto di fidanzamento con due delle quattro figlie, Agnesina, Catarina, Rusinedda e Assuntina, ancora da maritare. E la storia va avanti con questi personaggi, tra una serie di equivoci e di trovate sceniche, che si rivelano davvero esilaranti. Tra le più recenti produzioni della Filodrammatica Scillese, che organizza anche la rassegna teatrale Scilla Teatro Festival, ricordiamo Un terno al lotto, A Furtuna và e veni, Lo Spione, Troppa Grazia San Giuseppe, Testimoni Oculari e Assu i coppi e tri i bastuni. Il prossimo appuntamento di TeatroMusica è fissato per domenica 6 aprile con il Concerto lirico sinfonico, eseguito dall’Orchestra di Fiati di Morano, dedicato al genio di Gioacchino Rossini.
Notizia segnalata DOMENICO DONATO UFFICIO STAMPA TEATROMUSICA
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