Expo, Pisapia e Formigoni proccupati per i contributi dal Governo "salvo disponibilità"
MILANO, 06 OTTOBRE 2011- Una lettera inviata dal Governo, inerente i fondi da destinare all'Expo, ha messo in agitazione il Comune di Milano, "È una dichiarazione che ci ha fatto tremare sulla sedia", ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia. Questo ha fatto sì che oggi il primo cittadino di Milano e il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, si siano recati in Senato, davanti alla Commissione Lavori pubblici. Pisapia ha spiegato ai Senatori che, "Il governo ci ha inviato una lettera nella quale dichiara che manterrà gli impegni "salvo disponibilità", ossia se ci saranno i soldi necessari. In realtà sono somme che dovrebbero già essere bloccate".[MORE]
Il sindaco di Milano, sottolinea che il governo si è impegnato a pagare circa 870 milioni di euro,"ma il problema è che il governo, "salvo disponibilità" questi soldi li potrà erogare da qui al 2023, noi dobbiamo pagarli entro 2015 se vogliamo concludere le infrastrutture e ciò comporta un grave squilibrio di cassa e grossi problemi con il patto di stabilità".
Tradotto in altri termini, non è detto che i finanziamenti ci siano (salvo disponibilità) e soprattutto se ci sono non arriveranno prima del 2023. Ed è per questo che le parti interessato hanno sentito il bisogno di fare un appello bipartisan: "Quello che chiediamo e di cui veramente sentiamo la necessità nell'interesse di tutti, e nella stessa direzione credo si stia muovendo la Regione, è che quantomeno ci sia una deroga al Patto di stabilità rispetto ai pagamenti per il grande evento dell'Expo 2015", afferma Pisapia.
A rafforzare l'appello del sindaco di Milano, le perole di Formigoni che dice, "Ci sono tre istanze oggi fondamentali per la piena e compiuta realizzazione dell'Expo. La prima è che c'è l'assoluta necessità che il Governo accetti di consentire una deroga al patto di stabilità relativamente agli investimenti sull'Expo, una richiesta che stiamo portando avanti congiuntamente con il Comune e la Provincia di Milano e che riteniamo indispensabile per procedere alla realizzazione di tutte le opere previste". Aggiunge il governatore, "Mi auguro che già in sede di decreto sviluppo (che dovrebbe essere approvato dal governo settimana prossima) ci possa essere un comma che va in questa direzione".
A questa richiesta fatta da Pisapia e Formigoni, si aggiungono altre due: l'eliminazione del vincolo di spesa corrente del 4% per la società Expo e lo sblocco dell'accordo di sede, ovverosia quell'insieme di indicazioni tecniche e legali che regola la partecipazione all'Expo dei paesi che vi hanno formalmente aderito e che è necessario per poter sottoscrivere gli accordi per la costruzione dei padiglioni.
Le suddette richieste, al momento, sono state accolte dai senatori del Pd, Marilena Adamo e Luigi Vimercati, i quali hanno sottolineato la loro volontà ad estendere l'adesione anche ai senatori lombardi del centrodestra, "La nostra sarà un'iniziativa bipartisan. Ribadiamo le nostre preoccupazioni per la realizzazione delle opere connesse ad Expo. Concordiamo con la richiesta di Pisapia, Formigoni e Podestà per la deroga al patto di stabilità per le opere di Expo 2015. Solo così sarà possibile garantire il successo della manifestazione che non riguarda solo una città o una regione, ma può essere volano di sviluppo per l'intero Paese. Quel che è già stato concesso a Roma, per pagarne i debiti, può ben essere concesso a Milano per garantire sviluppo".
Rosy Merola
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