BARI, 26 LUGLIO - E’ stato disposto dal GUP di Bari Francesco Pellecchia, al termine dell'udienza celebrata nell'aula bunker di Bitonto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, nonchè dissipazione e distrazione di fondi per i quindici imputati dell'udienza preliminare relativo il crac delle Ferrovie Sud Est. [MORE]
Tra gli accusati figura l'ex manager L.F., che il 1 febbraio finì agli arresti domiciliari insieme ad altre dieci persone, tra cui A.S., presunto amministratore occulto e avvocato della società, F.V., revisore e certificatore dei bilanci Fse, e vari imprenditori, che avrebbero tratto vantaggio dagli appalti Sud Est.
Le indagini - all'epoca coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Francesco Bretone, Luciana Silvestris e Bruna Manganelli, acclararono un crac da 230 milioni nella conduzione della società fino a due anni fa partecipata dal ministero dei Trasporti e poi acquistata da Ferrovie dello Stato, attualmente in concordato preventivo.
Ferrovie dello Stato, si è costituita parte civile nella controversia giudiziaria insieme ai ministeri dei Trasporti e dell'Economia mentre è stata esclusa la Regione Puglia.
Nel corso dell'udienza preliminare l'ex consulente di Fse G. G. ha patteggiato la pena di un anno e 4 mesi.
Il GUP deciderà nelle prossime ore sulle richieste di revoca delle misure cautelari, avanzate dagli avvocati difensori.
Luigi Palumbo
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.