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"Il Giardino Incantato" di Ai Weiwei

Domenico Carelli
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"Il Giardino Incantato" di Ai Weiwei
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MANTOVA, 22 MARZO 2015 – Il mondo osservato attraverso il personale punto di vista dell’artista cinese di fama internazionale Ai Weiwei (57 anni), attivista dissidente in patria, che a Mantova nella mostra in corso a Palazzo Te - fino al 6 giugno 2015 - si misura con il Rinascimento, condividendo lo stupore della visione e gli obiettivi della sua ricerca con il visitatore, introdotto ne “Il Giardino Incantato”, come i protagonisti del racconto omonimo di Italo Calvino.[MORE]

Epifania del paesaggio, «il giardino è un microcosmo che invita alla contemplazione ed alla meditazione, un luogo che si presta alla coltivazione dell'anima e dove, nel pieno della tradizione orientale, l'estetica è strettamente legata all'etica e alla ricerca di un benessere spirituale», osserva Sandro Orlandi Stagl, che insieme a Mian Bu e Cui Cancan ha curato il progetto espositivo ideato da Origini (di EBLand Srl, presidente Paolo Mozzo) e organizzato in collaborazione con il Comune di Mantova - con il supporto di Being 3 Gallery di Pechino.

«Fino a che punto importa se tutto intorno a noi è un'illusione?», è la domanda che si pone Sandro Orlandi Stagl, dando voce alla provocazione suggerita dal Maestro Ai: l’amore per la verità potrebbe infrangere l’incanto, mettendo l’individuo in condizione di distinguere tra la categoria estetica ed etica della società attuale, e di operare così una scelta. «Sta a noi decidere - ricorda in ultima analisi lo stesso curatore - senza dimenticare che la verità sfugge sempre a chi non sa guardare dentro di sé».

Il percorso espositivo presenta dieci opere inedite di Ai Weiwei, articolate in cento sculture, che invadono le sale rinascimentali della storica dimora dei Gonzaga (Sala dei Giganti, Sala dei Cavalli e Sala dei Capitani): vecchi pilastri di pietra, travi, draghi e cavallini di ceramica (ben 91 questi ultimi), in dialogo con le installazioni e i lavori di Meng Huang e Li Zhanyang, da anni collaboratori del Maestro, la cui arte supera le barriere della censura del regime di Pechino.

Domenico Carelli

Foto: courtesy Ufficio Stampa GPC, Sala dei Cavalli, Ai Weiwei “Blu Horse” (2014), Porcellana e vernice per auto (Porcelain and car paint) - 44 x 42 x 15cm - edition of 39 - 400 x 1000 x 50 cm


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Scritto da Domenico Carelli

Giornalista di InfoOggi

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