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L'Aquila, crolla balcone di un palazzo antisismico

Erica Benedettelli
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L'Aquila, crolla balcone di un palazzo antisismico
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L’AQUILA, 4 SETTEMBRE 2014 – Panico e terrore ieri a Cese Preturo: un balcone, di una palazzina antisimica costruita con il Progetto C.A.S.E., è letteralmente precipitato sul balcone sottostante, staccandosi dal sostegno al muro. Il palazzo e quello limitrofe è stato dichiarato inagibile e la famiglia è stata sgomberata.

Progetto c.a.s.e: 4.500 alloggi in polemica già dalla loro costruzione

Il balcone crollato si trovava in una palazzina della, così detta, New Town a Cese Preturo, nata inseguito al terremoto del 6 aprile 2009 per dare alloggio ad oltre 16mila aquilani rimasti senza dimora. Il Progetto C.A.S.E., promosso dall’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ebbe fin dall’inizio delle polemiche a partire dal bando coperto con un finanziamento Ue di 500 milioni di euro. Le palazzine sono state costruite a tempi record, ma il materiale utilizzato e il rispetto delle norme antisismiche è più volte stato messo in discussione dalle condizioni degli appartamenti. Ultimo giunto il balcone, che, fortunatamente, non ha provocato feriti ma solo tanto spavento alla famiglia a cui è precipitato un balcone ed, attualmente, stata evacuata.

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Il sindaco Cialente: “Non uscite dai balconi”. Sono in corso le indagini

Il sindaco, Massimo Cialente, giunto immediatamente sul luogo dell’incidente, ha chiesto agli abitanti degli appartamenti limitrofi di non uscire dai balconi per non appesantirli, ‹‹da un primo esame il crollo del balcone in legno è stato causato da un difetto costruttivo legato alla mancanza della guaina e quindi dell'isolamento che ha permesso infiltrazioni che hanno indebolito il legno››. Intanto sono in corso le indagini che cercheranno di far luce sull’accaduto, verificando anche le condizioni delle palazzine limitrofi, mentre il Comune ha reperito 200mila euro per affidare la gestione dei Progetti C.A.S.E e Map ad un altro gestore. Ma i siti in cui si trovano le palazzine a rischio sono cinque, su un totale di 19, ‹‹i fondi reperiti sono pochi›› afferma De Sactis ‹‹serve l’intervento del Governo nazionale: non è uno scherzo, c’è di mezzo la sicurezza dei cittadini in alloggi costruiti cinque anni fa››.

Erica Benedettelli

[immagine da ilfattoquotidiano.com]


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Scritto da Erica Benedettelli

Giornalista di InfoOggi

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