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Migranti, Salvini: "Suono delle manette arrivi alle orecchie del Governo"

Luigi Cacciatori
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Migranti, Salvini: "Suono delle manette arrivi alle orecchie del Governo"
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MILANO, 15 MAGGIO - Sulla maxi operazione condotta questa notte in Calabria, che ha portato al fermo di 68 persone accusate di associazione mafiosa e altri reati, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, si è così espresso: "Spero che il suono delle manette arrivi alle orecchie del governo".

Ai microfoni di Radio Padania, il numero uno del Carroccio lancia una dura accusa: "La verità è che il governo e l'UE sono complici di tutto ciò. Non dimentichiamo che sull'immigrazione c'è un giro d'affari di 5 miliardi". Salvini, inoltre, ha precisato: "Meno male che, finalmente, ci sono procuratori che aprono gli occhi e alzano la testa. Del resto ce lo aveva già detto Mafia Capitale: i migranti rendono più della droga".

La vicenda. Nel corso della notte, oltre 500 tra agenti della Polizia di Stato appartenenti alle Squadre Mobile delle Questure di Catanzaro e Crotone, Carabinieri del ROS e del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Catanzaro e Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia di Crotone con il concorso dei rispetti Uffici e Comandi centrali, hanno tratto in arresto 68 persone, destinatarie di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Catanzaro a carico di altrettanti soggetti accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale, tutti aggravati dalla modalità mafiose. [MORE]

Secondo quanto emerso dall'inchiesta, denominata 'Johnny', risulta possibile che la cosca Arena controllasse a fini di lucro la gestione del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto, oltre alle tradizionali dinamiche criminali legate alle estorsioni esercitate sul territorio catanzarese e su quello crotonese, e coltivava ingenti interessi nelle attività legate al gioco ed alle scommesse.

Tra i fermati risulterebbero anche Leonardo Sacco, capo della 'Misericordia' e don Edoardo Scordio, parroco di Isola Capo Rizzuto. I due, secondo quanto appreso, sono accusati di associazione mafiosa, oltre a vari reati finanziari e di diversi casi di malversazione, reati aggravati dalle finalità mafiose.

Luigi Cacciatori

Immagine da repubblica.it

 


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Scritto da Luigi Cacciatori

Giornalista di InfoOggi

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