Napoli: i Lions a Teatro per l'integrazione delle culture
Cultura e Spettacolo Campania

Napoli: i Lions a Teatro per l'integrazione delle culture

sabato 21 maggio, 2016

NAPOLI - Si è svolta lunedì 16 maggio al Teatro Troisi una manifestazione dei Lions della I.a e II.a circoscrizione del Distretto 108YA, tesa a diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, un atteggiamento psicologico aperto nei confronti del diverso, pronto a confrontarsi con culture differenti, disponibile al dialogo e alla ricerca dei valori comuni. Come ha illustrato nel suo intervento Valeria Mirisciotti, organizzatrice della serata, alunni di sei scuole napoletane hanno preparato elaborati grafici e video sul tema del multiculturalismo e sono stati premiati con attestati di merito.  [MORE]

Dopo l’indirizzo di saluto del sindaco Luigi De Magistris, che ha ricordato la vocazione all’accoglienza della città di Napoli, il governatore eletto del distretto 108YA Renato Rivieccio e il PID Ermanno Bocchini hanno posto l’accento sui contenuti della serata, testimonianti la vocazione dei Lions ad essere portatori di cittadinanza umanitaria attiva, al di là delle frontiere e delle barriere sociali.

A questo punto è iniziato lo spettacolo teatrale Burqa 2, scritto e diretto da Angelo Rojo Mirisciotti e messo in scena dalla compagnia “Prove d’amore”, che si sviluppa nei canoni classici della commedia napoletana, includendo anche alcune scene di danza del ventre. La trama racconta le vicende di un archeologo napoletano, sposato con una marocchina integralista, alle prese con i complicati rapporti tra i rispettivi clan familiari. Il finale didascalico trasmette il messaggio che le barriere possono essere superate se si scoprono valori fondamentali condivisi. Il ricavato della serata sarà devoluto a due iniziative di cittadinanza umanitaria attiva dei Lions: “Stelle in strada” che prevede la distribuzione di pasti caldi, bevande, coperte ed altri generi di prima necessità agli homeless della stazione centrale, nonché assistenza medica e farmacologica e “La città che vorremmo”, che si pone l’obiettivo di sostenere l’ “Officina delle Culture Gelsomina Verde”, nella quale un gruppo di ragazzi di Scampia sta trasformando un edificio scolastico abbandonato e divenuto sede di tossicodipendenti e deposito di armi in una casa di accoglienza per minori ed in un centro di cultura, arte, sport enogastronomia e di formazione lavorativa per i giovani.


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