Nozze gay, il prefetto le cancella. Pisapia: «Decisione strumentale e discriminatoria. Ci opporremo»
Politica Lombardia

Nozze gay, il prefetto le cancella. Pisapia: «Decisione strumentale e discriminatoria. Ci opporremo»

giovedì 19 febbraio, 2015

MILANO, 18 DICEMBRE 2015 - Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha nominato un commissario ad acta, decidendo la cancellazione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero e trascritti dal Comune. Nella fattispecie si tratta di 13 unioni coniugali, le quali hanno ricevuto una comunicazione tramite una lettera.

Un provvedimento annunciato e che dunque non sorprende. Soltanto qualche settimana fa, infatti, il prefetto aveva richiesto ufficialmente al sindaco Giuliano Pisapia di cancellare tali prescrizioni in ordine alla circolare ministeriale firmata dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

La risposta del primo cittadino era stata repentina e del tutto negativa, definendo il provvedimento del governo “giuridicamente blasfemo”. Ma tant’è, le trascrizioni sono state annullate. Adesso bisognerà capire quali saranno le contromisure che le coppie, guidate dalla Rete Lenford, vorranno perseguire. Intanto, anche questa volta non è si fatta attendere la ferma presa di posizione del sindaco Pisapia che su Facebook scrive: «Mi fa piacere che da più parti si chiedano le dimissione di Alfano. Sarebbe utile – prosegue – che quei parlamentari che credono nel rispetto delle leggi, e si oppongono a ogni discriminazione, intervengano in parlamento con tutti gli strumenti possibili e, se lo ritengono, presentando anche una formale mozione di censura nei confronti del ministro dell’Interno».

Diverse le espressioni politiche concordi alle parole di Giuliano Pisapia. «A fianco di @giulianopisapia per i diritti delle persone – ha scritto il leader di Sel, Nichi Vendola, su Twitter. Dove è il governo del #cambiaverso? Ha ragione il sindaco di Milano: ora mozione di censura parlamentare nei confronti di un ministro dell’interno medievale ed oscurantista».[MORE]

Fronte Pd la presa di posizione al momento più forte è quella dei Giovani Democratici milanesi, i quali meditano di presentare una mozione contro il ministro dell’Interno. «Alfano si dimetta — ha dichiarato Giacomo Marossi, coordinatore cittadino dei Giovani democratici —. Dimostra ogni giorno un’inettitudine disarmante che mette a rischio la fiducia e la tenuta del governo come se già non bastasse l’imbarazzo di starci in maggioranza».

(Immmagine da milano.corriere.it)

Giovanni Maria Elia

 


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