Pollica (Sa): Omicidio Vassallo, altre tre persone nel registro degli indagati
Cronaca Campania

Pollica (Sa): Omicidio Vassallo, altre tre persone nel registro degli indagati

martedì 19 gennaio, 2016

SALERNO, 19 GENNAIO 2016 - A seguito di nuovi sviluppi nelle indagini relative la tragica morte di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (Sa), la procura della repubblica di Salerno, ha iscritto altre tre persone nel registro degli indagati. Per quel brutale assassinio, avvenuto il 5 settembre del 2010, finora, era indagato solo Bruno Humberto Damiani, detto "il brasiliano", ritenuto dagli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia legato agli ambienti della criminalità organizzata del rione Scampia di Napoli.    [MORE]

Secondo quanto riferisce il quotidiano “Il Mattino” di Napoli - in quel lontano 2010 - prima di essere ucciso, Vassallo , avrebbe lasciato agli investigatori una traccia che gli inquirenti stanno cercando di interpretare da diversi anni. Non sappiamo se i magistrati, oggi, si trovino ad una svolta delle indagini, sta di fatto che oltre al Damiani, attualmente indagato, accusato da un pentito (giovane ritenuto affiliato a un gruppo criminale del quartiere Pastena di Salerno) la Procura ha iscritto altre tre persone nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio aggravato dalle finalità mafiose. Avrebbero agito tutti in concorso tra di loro, assieme a Bruno Humberto Damiani, che è stato per molto tempo l’unico indagato per l’uccisione del “sindaco pescatore”.

Per quanto riguarda le modalità dell’uccisione del sindaco di Pollica, la procura non sembra avere dubbi: Vassallo è stato ucciso da una persona che conosceva e, probabilmente, non era pratico dell’uso delle armi. Il suo corpo è stato difatti ritrovato riverso sul volante della sua auto, il finestrino aperto, le chiavi inserite, il freno a mano tirato e il cellulare tra le mani. Chi gli ha sparato ha esploso nove colpi di pistola. Troppi – secondo la procura- per essere stati sparati da un professionista. Vassallo potrebbe dunque essersi fermato di proposito a parlare con il suo assassino, a pochi metri da uno dei due ingressi alla sua abitazione.


Rosario Scavetta

Fonte foto: www.larionews.com
 


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