Renzi: jobs act da gennaio. Dopo l'Italia, riformare l'Europa
Politica Basilicata

Renzi: jobs act da gennaio. Dopo l'Italia, riformare l'Europa

martedì 4 novembre, 2014

ROMA, 4 NOVEMBRE 2014 - Ore cruciali per definire alcune delle questioni che negli ultimi mesi stanno tenendo sotto scacco il governo Renzi. Ad annunciarlo è lo stesso premier, all'assemblea dei gruppi Pd. Consulta, jobs act, giustizia e lavoro, questi sono i nodi che il primo ministro intende sciogliere quanto prima.

Si parte dalle votazioni per eleggere i due giudici della Corte Costituzionale ed un membro del Consiglio superiore della Magistratura (Csm), con il tentativo di accordo con il Movimento 5 stelle, a cui Renzi auspica si accodi anche Forza Italia. Il premier spera di chiudere la partita già giovedì.
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C'è poi la questione sul jobs act, che tanto sta facendo discutere tra sindacati, opposizioni, ed anche all'interno della stessa maggioranza. Renzi la definisce "una riforma di sinistra mai vista", ed assicura che ormai c'è l'accordo su tutto, fatta eccezione per l'articolo 18, e che si può pensare possa entrare in vigore già dal 1° gennaio. C'è poi la riforma della giustizia, per la quale i lavori in Consiglio dei ministri dovrebbero terminare lunedì, e la riforma della legge elettorale, su cui Renzi ironizza un po': "abbiamo detto che si vota nel 2018 ma non dobbiamo aspettare il 2017 per cambiarla". Il premier parla anche della vicenda Ast, dicendosi speranzoso di trovare un accordo per salvare Terni.

Non manca l'ennesimo affondo all'Europa: "La prossima riforma strutturale dopo aver realizzato il pacchetto delle riforme in Italia sarà quella dell'Europa, perché da cambiare a Bruxelles c'è molto". Ed il pensiero va al tanto atteso sblocco dei 300 miliardi di investimenti.

(fonte immagine tg24.sky.it)

Giuseppe Puppo


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