25 aprile, cerimoniale 70/mo anniversario liberazione: partigiani e Bella Ciao in Parlamento
Politica Emilia Romagna

25 aprile, cerimoniale 70/mo anniversario liberazione: partigiani e Bella Ciao in Parlamento

giovedì 16 aprile, 2015

ROMA, 16 APRILE 2015- Si è tenuta questa mattina presso la Camera dei Deputati la celebrazione per il 70° anniversario della Liberazione alla presenza dei parlamentari, delle alte cariche dello Stato e di 70 partigiane e partigiani provenienti da tutte le regioni italiane.[MORE]

L'avvenimento odierno, il primo riguardante le celebrazioni del 25 aprile, ha visto, tra gli altri, gli interventi del presidente della Camera Laura Boldrini, del Senato Pietro Grasso, della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente Anpi Carlo Smuraglia. Al termine dell'incontro, spontaneo si è issato il canto dei presenti intonante Bella Ciao.

L'INTERVENTO DI PIETRO GRASSO

"Cari rappresentanti delle associazioni combattentistiche e partigiane, Cari ragazzi" ha principiato Grasso "è con grande commozione che prendo parte alla celebrazione a Camere riunite del 70esimo anniversario della Liberazione dall'occupazione nazifascita. Desidero innanzitutto ringraziare gli autorevoli relatori che mi hanno preceduto, a partire da Michela Ponzani che ci ha aiutato a inquadrare sotto un profilo storico la complessità dei mesi che vanno dall'armistizio alla Liberazione e ricordato alcuni episodi dolorosi, ferite mai rimarginate, come la strage di Marzabotto o quella di Sant'Anna di Stazzema" e continuato ricordando che "nel rievocare l'epopea della Resistenza non si deve cedere però alla tentazione di considerare il 25 aprile come uno stanco rituale ripetuto di anno in anno, né tanto meno ci si può limitare ad un mero esercizio retorico" poichè "è fondamentale andare al cuore di quella esperienza: celebrare la Liberazione significa, innanzitutto, interrogarci sul nostro presente, sulle sfide che si pongono davanti a noi come comunità nazionale, sulla nostra capacità di realizzare, tanto individualmente quanto collettivamente, i valori e le promesse che il movimento della Resistenza ci ha lasciato" per poi ringraziare due protagonisti della Resistenza Marisa Rodano e Michele Montagano e leggere stralci di "lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana".

LE PAROLE DI LAURA BOLDRINI

La presidente Laura Boldrini, rivolgendosi agli "amici partigiani" e ai parlamentari ha rammentato che "è la prima volta che in un'aula parlamentare, vale a dire nel cuore della democrazia, là dove è rappresentata la sovranità popolare, la liberazione dell'Italia dal nazifascismo viene ricordata con la partecipazione diretta sui banchi, di coloro che vissero sulla propria pelle quell'esperienza, mettendo in gioco la loro vita, gli affetti e le speranze della loro gioventù". Laura Boldrini ha inoltre evidenziato il ruolo fondante dell'attività partigiana in Italia "un'esperienza collettiva condivisa in amplissimi strati della società "nonché "un fenomeno intergenerazionale, interclassista ed interregionale, contrassegnato dal pluralismo politico", ringraziando i protagonisti di quegli eventi e specificando "oggi voi partigiani e partigiane siete qui in questa Aula non come ospiti ma come padroni di casa".

CARLO SMURAGLIA: L'ANPI E LA  RESISTENZA 

Carlo Smuraglia, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, durante il suo intervento ha rivolto il pensiero ai caduti di quei giorni e ringraziato le Istituzioni per la volontà di ricordare le pagine della Resistenza, fondamentale, storico momento della rinascita italiana, ricordando che "parlare di Resistenza e di liberazione, in occasione del 70° anniversario, è un segno di vitalità della Repubblica, che così spiega a tutti i cittadini che non ci sono negazionismi e revisionismi che reggano a fronte della straordinarietà di una fase della vita nazionale che ha visto uniti, nella lotta, nel combattimento, ma anche in altre mille forme non armate, la parte migliore e più viva del popolo italiano".

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Il Capo dello Stato, Segio Mattarella, ha dichiarato "La sofferenza, il terrore, il senso d'ingiustizia, lo sdegno istintivo contro la barbarie di chi trucidava civili e razziava concittadini ebrei sono stati i tratti che hanno accomunato il popolo italiano in quel terribile periodo. Un popolo che ha reagito anche con le armi in pugno, con la resistenza passiva nei lager in Germania, con l'aiuto ai perseguitati, con l'assistenza ai partigiani e agli alleati, con il rifiuto, spesso pagato a caro prezzo, di sottomettersi alla mistica del terrore e della morte". In un messaggio alla rivista Micromega, il presidente ha scritto, in un ricco intervento, della Resistenza come "rivolta morale", un sentimento che necessita d'essere tramandato alle generazioni perchè possa "permanere nella memoria collettiva del Paese". Ha infine evidenziato la crescente partecipazione popolare ai moti antinazisti e citato il partigiano, cattolico liberale, Sergio Cotta, per poi ricordare i due mali che "hanno caratterizzato il ventennio" ossia "la dittatura e il conformismo". 

"UNA MATTINA MI SON SVEGLIATO, OH BELLA CIAO" 

Al termine della riunione, quando le cariche istituzionali stavano salutando i partigiani della Resistenza italiana, dai banchi del Pd le voci dei parlamentari, inizialmente flebili, hanno intonato le prime strofe di Bella Ciao, la canzone simbolo della Resistenza, che, anche questa volta, ha unito l'uditorio. Laura Boldrini, i partigiani e le partigiane, insieme ai parlamentari hanno cantato l'inno. Altro toccante momento si è vissuto prima che iniziasse la cerimonia, quando la banda interforze, posizionata in una tribuna del pubblico, ha provato l'Inno di Mameli. I deputati, quasi duecento, al termine di una votazione, prima di lasciare l'aula si sono fermati ad ascoltare, in piedi, l'esecuzione dell'Inno Nazionale, applaudendo alla scemare delle note finali.

Fonte foto: interris.it

Ilary Tiralongo


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