Borsa italiana, la manovra non basta. Ancora ribassi per Piazza Affari
Economia

Borsa italiana, la manovra non basta. Ancora ribassi per Piazza Affari

lunedì 18 luglio, 2011

La manovra varata in frettae furia dal governo per tentare di fronteggiare la situazione sul fronte speculazione, sembra non aver dato, almeno per il momento, gli effetti sperati. Chiusura ai minimi per Piazza Affari, che si conferma la peggiore Borsa europea, con l'indice Ftse Mib in calo del 3,06 per cento e i titoli bancari in caduta libera, che registrano ribassi intorno al 6 per cento.[MORE]

Se Milano chiude in rosso, non va meglio alle altre piazze europee; da Londra a Parigi a Francoforte, il trend negativo si abbatte su tutti. Bruciati, in una sola seduta, più di novantuno miliardi di Euro di capitalizzazioni; ad affossare la situazione ci pensano soprattutto le banche, nonostante i risultati positivi degli stress test degli scorsi giorni.

Le cose non vanno meglio a Wall Street, mentre a causa dei timori per l' accordo sul debito e il deficit americano, anche le asiatiche appaiono sotto tono.

Fonti giudiziarie confermano intanto che la procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo, per ora senza indagati o ipotesi di reato, sull' andamento borsario degli scorsi giorni; nel mirino della magistratura sono finite sia la speculazione seguita alla diffusione dei rating sull' Italia, sia i giudizi espressi sulla manovra correttiva.

Sembrerebbe in particolare che il pm di Trani Michele Ruggiero si sia recato oggi alla Consob con alcuni ufficiali della Guardia di Finanza, per raccogliere informazioni sul confronto che l' autorità di Borsa aveva avviato con le agenzie di rating dopo la diffusione dei report.

Alta tensione, insomma, all' inizio di quella che si preannuncia una settimana rovente per l' economia mondiale; al banco di prova ci sono la manovra economica italiana, l' impatto degli stress test sulle banche, l' accordo tra Obama e i repubblicani per il tetto massimo del debito americano, il summit di giovedì sulla necessità di rafforzare l' intervanto sulla Grecia.

Fin troppa carne a cuocere insomma; e tantissimi e diversissimi attori economici cui non resta che sperare che, almeno questa volta, non valga il vecchio adagio secondo cui il buon giorno si vedrebbe dal mattino...

Simona Peluso
 


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