Coronavirus. Esodo diretti a Sud respinti in Stazione Milano
Cronaca Lombardia Milano

Coronavirus. Esodo diretti a Sud respinti in Stazione Milano

domenica 22 marzo, 2020

Coronavirus. Viaggiatori diretti a Sud respinti in Stazione Milano. Non passano i controlli, una decina di passeggeri a terra
MILANO, 22 MAR - Qualcuno ha anche pianto alla stazione Centrale di Milano quando si è visto respingere alla partenza dei treni diretti a Salerno e Napoli perché non ha passato i controlli diventati più stringenti dopo le recenti direttive che limitano gli spostamenti.

I passeggeri, non molti alle partenze, sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell'autocertificazione e dei documenti e anche a quelli della temperatura corporea. Una decina, complessivamente, quelli che non avevano i requisiti.

Numerosi i passeggeri giunti con un'autocertificazione incompleta che hanno dovuto integrarla dopo i suggerimenti dei poliziotti. Alcuni non ce l'hanno fatta oppure non avevano proprio ragioni comprovate per spostarsi . Al di là dello sconforto e qualche pianto, hanno ripreso le loro valige e sono tornate a casa, salvo un giovane campano che ha cominciato una discussione molto animata con gli agenti prima che fosse mandato via, non prima di aver causato anche momenti di tensione

Controlli sui treni in arrivo dal Nord Verifiche sui passeggeri da parte personale Polfer, Rfi e medici
Controlli straordinari sono in corso alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale sui passeggeri in arrivo dal Nord. Tre, in particolare, i convogli all'attenzione degli agenti di polizia ferroviaria che si avvalgono dell'assistenza di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), della Protezione Civile Regionale e della Federazione dei medici di medicina generale. Si tratta dei treni ad altra velocità Torino-Napoli arrivato alle 15,03; del Venezia-Napoli giunto in stazione alle 15,48 e del Milano-Salerno in arrivo nel capoluogo partenopeo alle 22,12. Il personale della Polfer si è occupato di verificare la sussistenza dei motivi che giustificano lo spostamento dei singoli passeggeri e la rispondenza delle certificazioni presentate. Personale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) si è occupato della misurazione della temperatura corporea dei passeggeri mediante termoscanner dirottando verso i medici presenti in stazione quelli che hanno fatto registrare una temperatura corporea superiore ai 37,3 gradi. 


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