Crisi Milan, le cause: squadra senza identità e società senza progetto
Sport Toscana

Crisi Milan, le cause: squadra senza identità e società senza progetto

giovedì 20 settembre, 2012

FIRENZE, 20 SETTEMBRE 2012- Chi avrebbe mai immaginato alla fine dello scorso campionato, seppur non brillante per i rossoneri, riusciti ad arrivare solo al secondo posto dietro la  Juventus, che quest'anno iniziasse la loro avventura in Serie A e in Champions League in modo cosi disastroso, se non addirittura catastrofico?

Le scarse performance dimostrate dai diavoli rossoneri in queste prime tre giornate sono disarmanti: gioco lento e scadente, confusione difensiva e attacco pressoché nullo.
I fattori che hanno fatto addentrare il Milan in questa crisi più che nera possono essere molti: la mancanza di un progetto a lungo termine, o anche l'acquisto di giocatori che lasciano i tifosi perplessi (Da Costant a Mesbah).

La scorsa stagione si era chiusa nella maniera più commovente che ci potesse essere, non perchè la squadra di Allegri avesse raggiunto un qualche successo sportivo, ma perchè aveva dovuto salutare la partenza di alcuni suoi grandi pilastri del recente passato.

Inzaghi, Seedorf, Nesta, Zambrotta, Van Bommel: senza dubbio queste partenze hanno influito negativamente nell'inizio del percorso 2012-2013 e senza di loro il club di via Turati ha perso buona sostanza della sua spina dorsale.

Come se non bastasse, il presidente Silvio Berlusconi, in accordo con Galliani, ha deciso di vendere altri due giocatori fondamentali per il Milan: Ibrahimovic e Thiago Silva, volati a Parigi contribuire alle fortune del Paris Saint Germain.

Mancanza di soldi che sta colpendo il calcio italiano, o più in generale il popolo italiano, o forse poca voglia di investire ancora, dopo venti anni di successi?

Se il Milan ha iniziato questo campionato andando a secco sia in Champions League ( 0-0 con l'Anderlecht), sia le due volte in campionato ( due K.O per 0-1 con Sampdoria e Atalanta), i problemi sono facilmente riscontrabili in queste poco piacevoli situazioni.

Dopo lo stentato pareggio europeo di martedì sera, il presidente Berlusconi si è detto molto contrariato e deciso a cambiare guida tecnica, ma fermato in extremis da Galliani e convinto a temporeggiare per almeno qualche altra giornata.

Probabilmente Massimiliano Allegri è l'ultimo dei colpevoli in questa debacle milanista, ha a disposizione una rosa certamente non all'altezza, con poca qualità, senza un costruttore di gioco a centrocampo, cosa fondamentale per la sua tattica (senza nessun sforzo per trattenere nell’estate del 2011 un certo Andrea Pirlo…), nemmeno l'arrivo all'ultimo momento di De Jong sembra bastare.

Nella prossima giornata di Campionato, il Milan affronterà in trasferta l'Udinese, sfida complicata e delicata, nonostante anche gli uomini di Guidolin non siano in un eccelso periodo di forma, ma dalle ultime indiscrezioni, la tappa friulana sembra essere proprio un ultima spiaggia per Allegri.[MORE]

Andrea Di Pasquale

 


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