D'Alema indagato per finanziamento illecito
Politica Lazio

D'Alema indagato per finanziamento illecito

venerdì 21 ottobre, 2011

ROMA, 21 OTTOBRE 2011 - La notizia, diffusasi soltanto ieri sera, risalirebbe ad una quindicina di giorni fa. La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Massimo D’Alema con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti per un valore di poco inferiore ai 7 mila euro. Secondo i magistrati, infatti, il leader del PD avrebbe usufruito gratuitamente nel corso del 2010 di cinque voli messi a disposizione dalla Rotkopf Aviation di Viscardo e Riccardo Paganelli, i titolari della compagnia aerea finiti sotto inchiesta l’estate scorsa nell’ambito delle indagini sugli appalti ENAC per l’esclusiva sulla rotta Firenze - Pisa – Elba. [MORE]

La vicenda ci porta alla memoria il nome di Franco Porzato, ex consigliere Enac arrestato lo scorso luglio per frode e corruzione nell’ambito dell’inchiesta sui voli gratuiti, il quale dopo tre mesi di carcere ha ammesso di aver ricevuto da Vincenzo Morichini, fund raiser dell’Associazione Italiani Europei di cui D’Alema è presidente, ed amico personale del leader del PD, 20 mila euro provenienti dalla Rotkopf (altri 20 mila li avrebbe intascati lo stesso Morichini), per agevolare la compagnia nella gara d’appalto sulle linee aeree in Toscana. I viaggi di D’Alema, in tutto cinque, concentrati tra luglio, agosto e l’autunno del 2010, rientravano all’interno di un “accordo” tra Morichini, i Paganelli e Pronzato che comprendeva il versamento di 200 mila euro di contributi utilizzati per varie iniziative politiche in cambio della raccomandazione per l’esclusiva sulle linee aeree.

D’Alema ha dichiarato, tramite il suo avvocato Gianluca Luongo, di non essere a conoscenza di tali retroscena, e neppure del fatto che stava volando gratuitamente. L’ex Presidente del Consiglio, infatti, riteneva che quei viaggi gli fossero stati offerti dall’amico Morichini, il quale avrebbe svolto il ruolo di mediatore tra la Rotkopf e l’ENAC, in quel momento rappresentata proprio da Porzato. ≪Nel 2010– sostiene D’Alema – Morichini ci disse che aveva una partecipazione in una compagnia aerea e che avremmo potuto usufruirne qualora ci fosse stato bisogno. Dunque, in situazioni di emergenza e cioè quando non c’erano collegamenti diretti e immediati, abbiamo chiesto di poter salire su quei voli≫ (fonte Sole 24 Ore).

L’orientamento dei magistrati sarebbe comunque quello di chiedere l’archiviazione per D’Alema a causa di due motivi. Dalle sue dichiarazioni, infatti, non emergerebbe la consapevolezza dei rapporti esistenti tra Morichini e Paganelli. Per l’uso di beni e servizi, inoltre, è difficile configurare la dazione necessaria per ipotizzare il finanziamento illecito.

Michele Ciccone
 


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