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Ex parlamentare Giancarlo Pittelli condannato a 14 anni: il processo “Mala Pigna” e i legami con la ‘ndrangheta

Redazione
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Ex parlamentare Giancarlo Pittelli condannato a 14 anni: il processo “Mala Pigna” e i legami con la ‘ndrangheta
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La sentenza del Tribunale di Palmi e il ruolo della cosca Piromalli

Il Tribunale di Palmi ha emesso una condanna a 14 anni di reclusione per l’avvocato ed ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa con la ’ndrangheta nell’ambito del processo “Mala Pigna”.

La decisione, arrivata dopo un lungo procedimento giudiziario, segna un punto cruciale nella lotta contro la criminalità organizzata calabrese. La pm della DDA di Reggio Calabria, Lucia Spirito, aveva chiesto per Pittelli una pena ancora più severa, pari a 16 anni, ma la corte ha stabilito un verdetto leggermente ridotto.

Il contesto del processo “Mala Pigna”

Il procedimento ha preso il via da un’inchiesta che ha svelato i rapporti tra figure politiche, imprenditoriali e la cosca Piromalli di Gioia Tauro, storicamente considerata tra le più potenti della ‘ndrangheta. L’indagine ha fatto emergere anche un vasto traffico illecito di rifiuti, gestito dall’imprenditore Rocco Delfino, detto “u Rizzu”.

Per Delfino, considerato il braccio economico del clan, è arrivata una condanna a 22 anni di carcere (a fronte dei 29 richiesti dall’accusa). Secondo gli inquirenti, negli anni ’90 l’imprenditore era solo un affiliato, ma col tempo è diventato un vero e proprio organizzatore della cosca, con compiti decisionali e di pianificazione delle attività criminali.

Il ruolo contestato a Giancarlo Pittelli

Dalle carte processuali emerge che Pittelli avrebbe offerto al clan la propria disponibilità a risolvere problemi legali e istituzionali, sfruttando i suoi rapporti con esponenti della pubblica amministrazione e delle istituzioni.

Secondo gli investigatori, l’ex senatore disponeva di accesso privilegiato a informazioni riservate e per questo sarebbe stato utilizzato come “postino” della cosca Piromalli, veicolando messaggi tra i capi detenuti in regime di 41 bis e l’esterno.

Le prossime tappe giudiziarie

Il Tribunale di Palmi depositerà entro 90 giorni le motivazioni della sentenza che ha coinvolto in totale 26 imputati: 18 condanne e 8 assoluzioni.

Parallelamente, Pittelli resta coinvolto anche nel maxi-processo “Rinascita-Scott” a Catanzaro, davanti alla Corte d’Appello. In quel procedimento, in primo grado, è stato già condannato a 11 anni di carcere per i suoi presunti rapporti con il boss Luigi Mancuso di Vibo Valentia.

Conclusioni

La condanna di Giancarlo Pittelli si inserisce in un quadro più ampio che mette in luce i legami tra politica, affari e criminalità organizzata in Calabria. Un caso che conferma quanto la ‘ndrangheta continui a rappresentare una delle principali sfide per la giustizia e la società civile.

Testo ufficiale:

«Quattordici anni: è la condanna inflitta dal Tribunale di Palmi all'avvocato ed ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato per concorso esterno con la 'ndrangheta nel processo "Mala Pigna". (…) Entro novanta giorni, il Tribunale di Palmi depositerà le motivazioni della sentenza».


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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