Italia-Estonia 5-0, Gattuso: “Orgoglioso dei ragazzi, ora pensiamo a Israele” Video
Italia-Estonia, Gattuso dopo il 5-0: “Bravi i ragazzi e grazie ai tifosi. Ora testa a Israele”
Italia-Estonia 5-0: azzurri dominanti a Bergamo. Gattuso elogia i ragazzi e ringrazia i tifosi. Ora testa al prossimo match con Israele.
Una vittoria convincente a Bergamo
L’Italia di Gattuso ha travolto l’Estonia con un netto 5-0 nelle qualificazioni mondiali, ritrovando entusiasmo e fiducia dopo un avvio complicato. Allo stadio di Bergamo, cornice calorosa e carica di energia, gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo, mostrando un gioco aggressivo e organizzato.
Le parole di Gattuso: “Merito ai ragazzi e ai tifosi”
In conferenza stampa post-gara, Rino Gattuso ha voluto sottolineare più volte l’atteggiamento dei suoi giocatori e il sostegno del pubblico bergamasco:
Gattuso: “I complimenti vanno fatti ai ragazzi. Voglio ringraziare questi magnifici tifosi che, anche sullo 0-0 a fine primo tempo, non hanno fischiato ma hanno applaudito. La città di Bergamo e la società Atalanta ci hanno accolto in modo incredibile. Lo spirito visto in campo mi è piaciuto molto e dobbiamo continuare su questa strada”.
Un messaggio chiaro: la nuova Italia deve costruirsi prima di tutto sullo spirito di squadra, sulla compattezza e sulla pazienza.
Attacco ritrovato e nuove soluzioni tattiche
Uno degli aspetti più positivi è stato il ritorno al gol degli attaccanti, un problema che spesso ha limitato la Nazionale negli ultimi anni.
Gattuso: “Era un aspetto che ci mancava, invece oggi hanno segnato quasi tutti gli attaccanti. Abbiamo creato tante occasioni, pur concedendo qualcosa nelle ripartenze, ma era il piano di gioco: costruzione a tre e terzini pronti ad allargarsi per dare ampiezza”.
La scelta tattica ha permesso all’Italia di restare alta e di pressare, mettendo in costante difficoltà la difesa estone.
L’equilibrio da ritrovare
Se da un lato la goleada ha entusiasmato pubblico e giocatori, Gattuso resta concentrato sugli aspetti da migliorare:
Gattuso: “Quando si alza il livello ci vuole più equilibrio. Non possiamo sempre giocare a campo aperto, ma oggi contava lo spirito. Abbiamo macinato gioco, mantenuto calma e fiducia anche quando non arrivava il gol”.
Il tecnico calabrese ha insistito molto sul concetto di pazienza, definendola la vera chiave della partita.
Un’Italia che deve tornare squadra
Non solo tattica e gol: per Gattuso, la sfida più grande è ricostruire un gruppo unito.
Gattuso: “Per diventare campioni non basta la qualità, serve saper soffrire insieme, aiutarsi, fare una corsa in più. In passato l’Italia era maestra in questo: dobbiamo ritrovare quello spirito, la compattezza e la voglia di portare a casa il risultato”.
Un richiamo al passato glorioso del calcio italiano, fatto di sacrificio e mentalità vincente.
Testa a Israele: una sfida diversa
Archiviata l’Estonia, la Nazionale pensa già al prossimo impegno contro Israele, match che si preannuncia molto più complicato.
Gattuso: “Lunedì ci aspetta una partita totalmente diversa. Israele è una squadra di qualità, sa palleggiare e costruire dal basso, con esterni molto pericolosi. Dovremo prepararci bene e rispettare l’avversario”.
Un avvertimento chiaro: guai a sottovalutare il prossimo ostacolo.
L’emozione dell’inno e la dedica speciale
Durante la conferenza stampa, non è mancata un’emozione personale.
Gattuso: “All’inno mi sono emozionato, succede sempre. Mi ricorda mia madre quando mi chiamava dal balcone da bambino. Questa vittoria la dedico a mia moglie, che mi sopporta dal 1997, e ai miei figli Francesco e Gabriela. Sono loro che mi danno forza ogni giorno”.
Un passaggio che ha mostrato il lato umano del tecnico, capace di mescolare rigore e sensibilità.
Conclusioni: un’Italia che ritrova fiducia
La vittoria contro l’Estonia non è solo un risultato importante per la classifica, ma soprattutto un segnale di ripartenza. Con cinque gol segnati, uno spirito ritrovato e un allenatore deciso a riportare in alto l’Italia, i presupposti per guardare con ottimismo al futuro ci sono tutti.
Lunedì contro Israele arriverà un banco di prova fondamentale per capire a che punto è la rinascita azzurra.
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