La Notte dei Serpenti 2025: la musica popolare abruzzese conquista Pescara con grandi artisti
Domenica 20 luglio allo Stadio del Mare di Pescara torna "La Notte dei Serpenti", il grande evento musicale ideato e diretto dal maestro Enrico Melozzi. Un concerto spettacolare che unisce tradizione e innovazione, portando sul palco i suoni, i dialetti e l’identità culturale dell’Abruzzo attraverso la voce di artisti del panorama nazionale.
Un omaggio potente alla cultura abruzzese
“La Notte dei Serpenti” non è solo un concerto, ma un progetto culturale che mira a valorizzare le radici popolari dell’Abruzzo. Le prove si stanno svolgendo ad Atri (Teramo), al Teatro Comunale, dove l’entusiasmo cresce di ora in ora. Sul palco dello Stadio del Mare di Pescara, domenica 20 luglio 2025, saliranno nomi di spicco della musica italiana come Noemi, Umberto Tozzi, Colapesce e Riccardo Cocciante. Quest’ultimo interpreterà anche brani in dialetto abruzzese, sottolineando il legame emotivo tra musica e territorio.
Il coro femminile: un tributo alle donne d’Abruzzo
Grande novità di quest’anno è la scelta di un coro interamente composto da voci femminili. «La donna abruzzese è stata la vera custode della nostra cultura – spiega Enrico Melozzi – per questo abbiamo deciso di celebrarla, dando risalto alla sua forza, sensibilità e presenza storica nelle nostre tradizioni».
Pop e tradizione: la formula di Melozzi per l’internazionalizzazione
Il direttore artistico ha una visione chiara: rendere pop la musica dialettale e allo stesso tempo dialettizzare il pop, creando un linguaggio musicale universale ma ancorato alle radici. «Dopo anni passati a studiare la musica popolare in tutto il mondo – racconta – sono pronto ad affrontare questa sfida, che è anche un atto d’amore per la mia terra».
I brani in scaletta sono rivisitazioni moderne di canti popolari abruzzesi, arrangiati per rendere omaggio alla tradizione ma anche per emozionare nuove generazioni. L’obiettivo è ambizioso: riportare la musica abruzzese nelle case, in Italia e all’estero, con una forza comunicativa capace di oltrepassare i confini geografici e linguistici.
Un successo crescente: oltre un milione di spettatori
L’edizione 2024 ha raccolto oltre 10.000 spettatori in presenza e più di un milione di telespettatori grazie alla trasmissione su Rai. Numeri importanti che testimoniano quanto la musica identitaria, se ben raccontata e orchestrata, possa diventare spettacolo, cultura, racconto collettivo.
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