FRANCIA, 17 MARZO - IL VOTO ONU
La risoluzione che autorizza la 'No fly zonè sulla Libia e ulteriori misure per proteggere la popolazione civile (la numero 1973) è stata approvata con il voto favorevole di 10 Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano. Si sono astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India.
ONU: SI' A TUTTI I MEZZI PER PROTEGGERE I CIVILI[MORE]
Tutti i mezzi per proteggere i civili sono autorizzati. Lo ha deciso il Consiglio di sicurezza dell'Onu.
ONU AUTORIZZA NO FLY ZONE
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha autorizzato la No fly zone.
EMIRATI ARABI PRONTI AD ATTACCARE
Con Francia e Gran Bretagna sarebbero pronti ad attaccare anche gli Emirati Arabi.
ESPLOSIONI E CONTRAEREA A BENGASI
Tre forti esplosioni sono state avvertite a Bengasi intorno alla mezzanotte (le 23 ora italiana), dopo di che è partito il fuoco della contraerea.
I RIBELLI: FERMATE GENOCIDIO
«Restiamo saldi dove siamo. Non saremo intimiditi da queste menzogne e da queste asserzioni», ha detto il capo del Cnt, Mustafa Abdel Jalili, riferendosi alle minacce di Gheddafi e agli annunci di riconquista delle città cirenaiche da parte del regime. Secondo Jalili, «le città libiche, da Ajdabiya e in tutto l'est sono sotto il controllo degli insorti». Per il capo del governo provvisorio libico qualunque provvedimento della comunità internazionale che fermi il «genocidio» può solo essere benvenuto.
BBC: CON SI' ONU LA GRAN BRETAGNA PUO' ATTACCARE ENTRO POCHE ORE
Le forze britanniche potrebbero entrare in azione «entro venerdì» se il Consiglio di sicurezza dell'Onu approverà la risoluzione che autorizza l'imposizione sulla Libia di una 'no fly zone'. Lo riferisce la Bbc. Che poi, citando fonti di Downing Street, puntualizza: l'aeronautica britannica è pronta a sferrare la prima ondata entro poche ore.
SKY NEWS: SI ASTERRANO CINQUE PAESI
La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che autorizza l'istituzione di una no-fly zone sulla Libia con il ricorso all'uso della forza, sembra destinata a passare con l'astensione di Cina, Russia (due dei cinque paesi con diritto di veto), Brasile, India e Germania. Lo riferisce la rete britannica SkyNews citando fonti del Palazzo di Vetro.
CONSIGLIO DI SICUREZZA: CHI HA DIRITTO DI VETO
Il consiglio di sicurezza dell'Onu è formato da 15 paesi. Cinque hanno il diritto di veto e sono permamenti: Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina. Basta che uno dei cinque paesi eserciti questo diritto e la risoluzione si blocca. Gli altri paesi sono a rotazione.
TRIPOLI: ILLEGALE UN INTERVENTO MILITARE
Un eventuale intervento militare contro la Libia autorizzato dalle Nazioni Unite sarebbe «illegale e immorale». Non sorprende quanto ha detto stasera a Tripoli Mussa Ibrahim, un portavoce del governo di Gheddafi.
IL MINISTRO FRANCESE: CI PREPARIAMO AD AGIRE
Il ministro degli Esteri Francese Alain Juppe conferma e quindi è ufficiale: «Ci stiamo preparando ad agire» (riferito anche ai paesi partner) dopo che l'Onu avrà adottato la No fly zone. Tra gli altri paesi potrebbe esserci la Gran Bretagna. E il primo ministro, Francois Fillon auspica un intervento militare subito dopo il sì.
FONTE FRANCESE: RAID DOPO IL SI' O DOMATTINA
«Dal momento in cui la risoluzione dell'Onu verrà adottata, le azioni militari potrebbero iniziare nel giro di poche ore», ha detto un diplomatico francese e vuole restare anonimo all'Afp. «I raid potrebbero essere effettuati stasera o domani».
FONTI NATO: NON CI SARA' INTERVENTO SUBITO
L'agenzia Agi, citando fonti della Nato, esclude un attacco nella notte subito dopo il sì dell'Onu: «Non è pensabile un intervento della Nato senza una riunione del Consiglio atlantico», riunione che dovrebbe tenersi domani alla luce della risoluzione Onu. I raid aerei ipotizzati da fonti francesi un minuto dopo l'approvazione della risoluzione, potrebbero quindi essere unilaterali.
ATTACCO PRONTO APPENA ARRIVA IL SI' DELL'ONU
Un diplomatico francese: appena l'Onu approverà la risoluzione gli attacchi aerei contro le postazioni militari dell'esercito libico potranno scattare subito.
L'ONU VOTA ALLE 23 ITALIANE
Come riportano le pagine Twitter delle ambasciate di Gran Bretagna, Francia e Germania alle Nazioni Unite, il voto dovrebbe arrivare alle 18, le 23 in Italia.
GHEDDAFI: NON INSEGUITE I FUGGITIVI
Parlando alla tv libica, Gheddafi ha detto ai suoi combattenti di non inseguire i ribelli che depongono le armi e fuggono.
COPIA DELLA BOZZA: BENGASI PROTETTA
Usare «tutte le misure necessarie» per proteggere la popolazione civile in Libia e «il divieto di sorvolo per tutti i voli» nello spazio aereo libico. È scritto una copia della bozza di risoluzione su cui il Consiglio di Sicurezza dell'Onu dovrebbe votare. L'agenzia Afp che ha ottenuto una copia del documento, sottolinea che la protezione internazionale dovrebbe essere estesa alla città di Bengasi, capoluogo della Cirenaica.
FONTI FRANCESI: COMUNITA' PRONTA A RAID
Non appena ci sarà il via libera dell'Onu, la comunità internazionale si prepara a raid aerei mirati nelle prossime ore contro postazioni dell'esercito libico. Lo hanno riferito fonti diplomatiche francesi citate dall'agenzia France Presse.
GHEDDAFI: STANOTTE ATTACCO, NESSUNA PIETA'
Muammar Gheddafi ha annunciato che le sue truppe attaccheranno stanotte Bengasi, la roccaforte dei ribelli. «Arriveremo stanotte», ha detto il Colonnello in un discorso alla Tv di Stato rivolto ai cittadini di Bengasi, minacciandoli che «non avremo pietà per alcuno».
LIBIA: COLPIREMO MILITARI E CIVILI NEL MEDITERRANEO
Il ministero della Difesa libico ha detto che in caso di un intervento militare straniero la Libia potrebbe attaccare il traffico aereo e marittimo nel Mediterraneo. Lo rivela l'agenzia libica Jana. «Qualsiasi obiettivo civile e militare sarà colpito. Il bacino del Mediterraneo sarà a rischio non solo nel breve periodo, ma anche a lungo termine», ha dichiarato il portavoce del dicastero.
FRANCIA: L'ONU VOTERA' NO FLY ZONE A MAGGIORANZA
Secondo l'ambasciatore all'Onu Gerard Araud il Consiglio di sicurezza approverà la risoluzione per una no fly zone sulla Libia, ma non all'unanimità.
Intanto, gli ambasciatori del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno interrotto le trattative su una risoluzione che impone una no fly zone in Libia per consultarsi con le rispettive capitali e votare, con ogni probabilità, nelle prossime ore. Lo ha indicato Li Baodong, ambasciatore cinese all'Onu e presidente di turno dei Quindici. Diplomatici americani avevano indicato un possibile voto alle 20:30 italiane, ma ora i diplomatici del Consiglio indicano come orario più probabile le 23.
RISCHIO DI UNA CARNEFICINA
In Libia rischia di consumarsi una carneficina a danno dei ribelli e dei cittadini. Le forze di Gheddafi sono ad appena 160 chilometri da Bengasi. Secondo la diplomazia francese, una nuova bozza di risoluzione chiede al consiglio di sicurezza dell'Onu di proteggere i civili "con tutti i mezzi". tranne che attraverso l'occupazione del Paese. Se la bozza viene approvata, potrebbe scattare un intervento militare di «Francia, Gran Bretagna, forse gli Usa e uno o più Stati arabi». La Germania ha intanto ripetuto il suo no a un intervento militare e proposto di inasprire le sanzioni, mentre il vicesegretario di Stato degli Usa, William Burns, se il Raìs vince «esiste un pericolo molto serio, oltre agli altri considerevoli rischi, che possa ritornare a essere un terrorista e un violento estremista».
ONU: VOTO SU NO FLY ZONE
Il voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla risoluzione che impone una no fly zone sulla Libia è atteso per le 15:30 di New York (le 20:30 in Italia). Lo hanno riferito diplomatici della missione americana al Palazzo di Vetro.
RASMUSSEN, NATO: SCADE IL TEMPO
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di trovare rapidamente un accordo sulla risoluzione sulla Libia: «Il tempo sta scadendo. Se Gheddafi prevale, si manderà un segnale chiaro che la violenza paga; il che sarebbe inaccettabile da un punto di vista umanitario e democratico». Su Facebook Rasmussen ha ripetuto che la Nato è pronta a proteggere la popolazione civile se ci sono «una necessità dimostrabile, una base legale chiara e un forte sostegno regionale».
FORZE DI GHEDDAFI ALLE PORTE DI BENGASI
Le forze armate libiche fedeli a Muammar Gheddafi sarebbero ormai alle porte di Bengasi, roccaforte degli insorti contro il regime di Tripoli. Lo ha riferito la tv di Stato.
«La città di Zuwaytinah è sotto controllo e le forze armate sono alle porte di Bengasi», ha detto l'emittente Allibya Television Said. Zuwaytinah si trova a 150 chilometri a sud della città simbolo della rivolta contro il colonnello.
SCONTRI AD AGEDABIA
Trenta persone tra bambini, donne e anziani sarebbero rimaste uccise negli scontri tra rivoltosi e lealisti ad Agedabia, nell'est della Libia. Lo ha riferito Al Arabiya che ha citato un testimone, Abdel Bari Zewi. L'uomo sostiene di aver visto i cadaveri all'ospedale. «Non erano ribelli», ha precisato, aggiungendo di aver visto un centinaio di feriti. Le forze di Gheddafi hanno circondato la città ed è in corso una feroce battaglia con i ribelli«, ha concluso.
RIBELLI: «ABBATTUTI DUE AEREI»
I ribelli libici hanno annunciato l'abbattimento di due aerei delle forze di Gheddafi che stavano cercando di bombardare la città di Bengasi. «La situazione a Bengasi è tranquilla. Le forze di Gheddafi hanno provato a perpetrare un raid aereo sulla città ma la nostra difesa ha respinto l'offensiva e due aerei sono stati abbattuti», ha spiegato un portavoce dei ribelli all'Afp. Una fonte medica, tuttavia, ha riferito che solo un aereo è stato abbattuto dai rivoltosi. «Ci siamo riuniti nella piazza centrale davanti al palazzo di giustizia e il morale è alto», ha detto il medico contattato telefonicamente dall'Afp.
(unita)
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