Manovra 2026 alla Camera: passa la fiducia (219 sì, 125 no), scontro su pensioni e “blindatura” del testo
Sono ore decisive per la Legge di Bilancio 2026: dopo il voto di fiducia alla Camera, l’Aula corre verso il via libera definitivo tra esame degli ordini del giorno e polemiche durissime delle opposizioni. Sul tavolo anche pensioni, pedaggi autostradali, Rc auto, sanità e un “tavolo” sulle cripto-attività.
Rush finale della Legge di Bilancio 2026: calendario e passaggi in Aula
L’iter della manovra 2026 entra nella fase conclusiva a Montecitorio. La Camera ha votato la fiducia con un risultato netto: 219 favorevoli e 125 contrari. Terminato il passaggio politico più delicato, l’Aula ha affrontato (e affronta) la lunga coda dell’esame degli ordini del giorno – oltre duecento – che precede le dichiarazioni di voto e il voto conclusivo sul provvedimento.
In questo contesto, la maggioranza rivendica la necessità di tempi rapidi per evitare ulteriori slittamenti, mentre le opposizioni denunciano una discussione compressa e un testo arrivato “chiuso”, senza margini reali di modifica.
“Manovra blindata”: la protesta delle opposizioni e l’accusa di Parlamento “passacarte”
Il punto politico che infiamma il confronto è la gestione dell’iter: secondo Pd, M5S e altre forze di minoranza, la legge di Bilancio sarebbe stata sostanzialmente “blindata”, con tempi ridotti e spazio limitato per emendamenti e confronto. In Aula si moltiplicano gli interventi che parlano di dibattito “mortificato” e di un Parlamento messo nelle condizioni di ratificare, più che discutere.
La maggioranza replica sostenendo che la stretta sui tempi deriva dalla necessità di arrivare all’approvazione definitiva senza rischiare inciampi procedurali.
Il nodo pensioni: Giorgetti rinvia al 2026, passa l’odg Lega sullo stop all’aumento dell’età
Uno dei fronti più caldi resta quello delle pensioni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che eventuali ulteriori interventi saranno valutati nel 2026, sottolineando che il governo sarebbe già intervenuto per ridurre l’impatto dell’adeguamento automatico.
Nel frattempo, ha ottenuto il via libera del governo un ordine del giorno della Lega che chiede di sterilizzare l’aumento dell’età pensionabile legato all’adeguamento dei requisiti: il testo impegna l’esecutivo a valutare iniziative per sospendere l’incremento previsto (un mese dal 2027 e tre mesi dal 2028, secondo quanto ricordato nel dibattito).
Le opposizioni attaccano: per il M5S è un paradosso politico (“si prova a correggere con un odg ciò che la manovra prevede”), mentre Avs parla di “scherzetto” che non cambierebbe la sostanza percepita da lavoratrici e lavoratori.
Pedaggi e Rc auto: Borrelli (Avs) contro gli aumenti, chiamato in causa Salvini
Tra gli interventi più duri, quello di Francesco Borrelli (Avs) che contesta l’aumento dei pedaggi autostradali e il tema Rc auto, accusando il governo di non aver inciso davvero sul problema dei rincari e chiamando in causa il ministro Salvini per il mancato intervento dopo il confronto tra ministero e concessionarie. L’affondo politico è chiaro: secondo Borrelli, la manovra rischia di scaricare nuovi costi su famiglie e cittadini, soprattutto in alcuni territori.
Sanità e “Terra dei fuochi”: l’odg sul polo oncologico viene accantonato
Nel confronto entra anche la sanità. Fa discutere la proposta di un polo oncologico nella Terra dei fuochi, area spesso citata per l’emergenza ambientale e sanitaria: l’ordine del giorno viene accantonato per ulteriori valutazioni dopo un appello del Pd, che evidenzia la delicatezza del tema e il peso politico di un eventuale stop.
Parallelamente, dai banchi delle opposizioni si insiste sul tema delle liste d’attesa e delle risorse al Servizio sanitario nazionale, con la richiesta di spostare priorità e fondi verso cure e prevenzione.
Cripto-attività: ok all’odg per un tavolo di vigilanza su finanza innovativa
Tra i passaggi tecnici più rilevanti, arriva il via libera a un ordine del giorno che punta a istituire un Tavolo permanente di controllo e vigilanza sulle cripto-attività e sulla finanza innovativa. L’obiettivo dichiarato è rafforzare il monitoraggio dei rischi, favorire collaborazione tra istituzioni e operatori, prevenire frodi e abusi, contrastare riciclaggio e finanziamento del terrorismo, oltre a promuovere educazione finanziaria per i consumatori.
Un segnale che intercetta una questione in crescita: l’espansione del mercato crypto e la necessità di regole e controlli più chiari.
Lavoro e giovani: spunta la proposta di flat tax giovani
Altro tema politicamente sensibile: il governo dà parere favorevole a un ordine del giorno che chiede di valutare una flat tax giovani per contrastare la fuga all’estero e la perdita di capitale umano. Nel dibattito, però, le opposizioni sottolineano che la manovra avrebbe risposte ancora deboli sul fronte salari, prospettive e opportunità per chi entra nel mercato del lavoro.
Industria e territori: dall’ex Ilva alle alluvioni, la manovra diventa “contenitore” di scontri
Nel confronto emergono anche capitoli industriali e territoriali:
- sull’ex Ilva, dal Pd arriva un appello a “salvare” produzione e lavoro, denunciando incertezza e investimenti fermi;
- sulle alluvioni, viene criticata la gestione degli ordini del giorno e alcune richieste vengono accantonate per ulteriori valutazioni, mentre si chiede attenzione ai territori colpiti.
Cosa succede adesso: voto finale e ultimo passaggio politico
Dopo la fiducia e l’esame degli ordini del giorno, il provvedimento va verso il voto definitivo. La partita, però, non è solo procedurale: la Legge di Bilancio 2026 si porta dietro uno scontro politico che tocca temi ad alto impatto quotidiano – pensioni, sanità, costo dell’auto, pedaggi, tasse e sostegno a famiglie e imprese – e che continuerà anche oltre l’approvazione, quando le misure entreranno nella fase applicativa.
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