Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere) risponde con una nota alle dichiarazioni di Salvatore Scalzo
CATANZARO 9 DICEMBRE 2012 - “Rispetto alla politica della denuncia demagogica e mai della proposta, portata avanti dalle opposizioni, noi abbiamo sempre cercato soluzioni sostenibili e garanti di un percorso che migliori l’offerta e i servizi sanitari calabresi e catanzaresi.
Uno dei tanti esempi che possiamo citare riguarda la vicenda della Fondazione “Tommaso Campanella”, che in tanti ormai consideravano un’azienda in liquidazione con conseguente perdita dei posti di lavoro. Invece, la caparbietà del Governatore Scopelliti e il proficuo e sinergico lavoro di tutto il Consiglio regionale, fatta eccezione per il gruppo di Italia dei Valori, hanno consentito di avviare un percorso che finalmente potrà determinare un futuro stabile per una delle eccellenze sanitarie del territorio calabrese.
Anche per quel che riguarda determinate ricadute dell’attuazione del decreto 136/2011, il sindaco Sergio Abramo non è stato assolutamente disattento e non ha mai subito condizionamenti di parte. Infatti, Sergio Abramo si era prontamente attivato per istituire un tavolo di lavoro con il Governatore, gli assessori e i consiglieri della città di Catanzaro, l’Università “Magna Graecia” e l’azienda Pugliese-Ciaccio, convinto della necessità di recuperare posti letto del nosocomio cittadino. Azione indispensabile, non solo per mantenere in vita alcune unità operative complesse, ma soprattutto per ampliare l’offerta sanitaria nell’ambito dell’urgenza-emergenza, area di vitale importanza per un ospedale che da tempo è un punto di riferimento non solo per la città di Catanzaro.
Il recente commissariamento del Comune, con tutte le conseguenze politiche che ne sono derivate, ha in parte rallentato questo processo del sindaco Abramo, ma sicuramente non indebolisce il suo impegno a favore e a difesa della città. Il suo impegno nel settore sanità è fortissimo in quanto si tratta di un ambito in cui non possono essere assunti atteggiamenti di parte, ma possono essere avanzate solo azioni propositive miranti, com’è abitudine del sindaco, al raggiungimento completo degli obiettivi prefissati.
Il convincimento di Sergio Abramo, inoltre, era ancora più ampio perché più volte ha espresso e manifestato l’idea che il recupero di posti letto in favore del Pugliese poteva rappresentare un effetto positivo anche per lo sviluppo dell’Università Magna Graecia, dell’Azienda ospedaliera Mater Domini e della Fondazione Tommaso Campanella. Tutte aziende sanitarie del capoluogo che, se messe in rete secondo un criterio di complementarietà, potrebbero garantire ai nostri cittadini servizi e offerta sanitaria di assoluto valore non solo rispetto ad altri territori calabresi, ma anche in un contesto più ampio che è quello del Meridione.
Sono proprio il pragmatismo e la concretezza del nostro sindaco, insieme all’impegno dei consiglieri e degli assessori regionali, a farci guardare con fiducia alla soluzione del problema posti-letto. Un’ implementazione a favore dell’azienda “Pugliese-Ciaccio”, infatti, non porterebbe il quoziente posti letto-abitanti fuori dal quorum stabilito per le Regioni sottoposte al piano di rientro. Attualmente, proprio per la lungimiranza del Governatore/commissario Scopelliti, tale quorum è ben al di sotto dello standard nazionale. Anche in questi giorni e in queste ore Sergio Abramo sta mettendo in campo per la sanità catanzarese un impegno che ci tranquillizza, conoscendo la sua tenacia e la sua caparbietà”.[MORE]
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