Mercoledi della terza settimana di Quaresima: Sarà considerato grande nel regno dei Cieli
Parola e Fede Lazio

Mercoledi della terza settimana di Quaresima: Sarà considerato grande nel regno dei Cieli

mercoledì 22 marzo, 2017

 Qual è il più grande male degli uomini oggi? Pensarsi della terra, solo della terra, solo sulla terra. Ed il Cielo? L’eternità non si pensa più. Anzi, se esiste una vita dopo la morte, tutti andremo in Paradiso perché un Dio misericordioso non può mandare all’inferno. Ma il Vangelo di oggi non dice questo; Ma oggi si crede ancora al Vangelo.[MORE]


Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.


Dare il compimento alla Legge e ai Profeti ha un solo significato: dare al mondo intero la conoscenza perfettissima della verità e della volontà di Dio, verità e volontà che Dio ha iniziato a manifestare nell’Antico Testamento, ma che ancora non aveva portato a pienezza di rivelazione e di compimento. Tutto l’Antico Testamento trova la sua perfetta realizzazione nel Nuovo, in Cristo Gesù e bisogna leggerlo con la luce che gli viene dal Nuovo. L’Antico Testamento senza il Nuovo è come un seme gettato in terra ma che non germoglia e non produce frutti.


La differenza tra l’Antico e il Nuovo Testamento è in tutto simile a quella che esiste tra la ghianda e una quercia maestosa plurisecolare, imperiosa, che ricopre la terra. Tutta la quercia è contenuta nella ghianda, e tuttavia la quercia non è la ghianda. La quercia è lo sviluppo perfetto della vita contenuta nella ghianda.


In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.


Nessuna parola della Legge, nessuna profezia dei Profeti resterà incompiuta. In Cristo tutto ciò si è già compiuto. Nel cristiano si dovrà compiere ogni giorno.
Dove la Legge di Dio è trasgredita, lì ci saranno e ci sono solo cammini di morte verso la morte. L’uomo può anche non credere ma la parola di Dio si compie sempre.


Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.


Dobbiamo avere un amore grande per tutta la Legge, che comprende anche i più piccoli precetti. La Legge si ama, si vive, si pratica, si insegna in ogni sua più piccola manifestazione della volontà di Dio. Il Vangelo si vive tutto, si insegna tutto, in ogni sua parola.


Chi non osserva le più piccole prescrizioni della Legge a poco a poco inizierà a non osservare neanche le più grandi. Si inizia con il tralasciare il poco, si finisce con il tralasciare il tutto.
Il vero discepolo di Gesù vive con coscienza delicata, anche delicatissima. Questa coscienza sa avvertire ogni pulviscolo di trasgressione della Legge santa del Signore.


Dobbiamo essere più seri nel cammino di fede e di conversione. Non dobbiamo mai sentirci arrivati. Sfuggiamo ogni atteggiamento che ci faccia sentire migliori degli altri, perfetti, senza peccati. Dinanzi alla luce del Signore e alla verità della sua Parola, noi siamo come difronte ai raggi x. Tutto diventa visibile anche nel più profondo del cuore. Amiamolo davvero il Signore e camminiamo davvero verso la santità. La sua Parola è grazia ed grazia poterla vivere, annunciare e testimoniare perché, non dimentichiamolo mai il mondo ha dimenticato la Parola di Dio e molti non la conoscono affatto. Che facciamo? Ci assopiamo o ci mettiamo all’opera. Il Vangelo aspetta noi.

Don Francesco Cristofaro


Autore
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