Roma, 5 luglio 2011Presentato oggi, a Palazzo Montecitorio, 'Il Rapporto annuale Inail 2010', riguardante l’andamento infortunistico in Italia. Per il presidente dell’Istituto, Marco Fabio Sartori: “In quest’ultimo decennio gli incidenti sono diminuiti in modo eclatante del 28,4%”. Il dato più importante da evidenziare è il fatto che, per la prima volta dal dopoguerra, il numero di morti sul lavoro è sceso al di sotto di mille casi/anno.[MORE]
Continua così questa positiva tendenza inziata nel 2009, in parte dovuta anche alla riduzione del lavoro dovuta alla crisi economica. Infatti come sottolinea Sartori: “la riduzione del giro d'affari delle imprese ha prodotto una leggera diminuzione (-0,18%) delle posizioni assicurative totali (per complessive 3.796.933 'pat') e una contrazione delle entrate per premi di oltre il 9% (9,12%). Tale contrazione risulta, peraltro, compensata dalla diminuzione delle rendite in gestione (852.425 unita', pari a -3,56% rispetto al 2009).
Nel 2010 si sono avute 775.000 denunce complessive, 15.000 (pari a -1,9%) in meno rispetto all’anno e un numero di decessi in diminuzione (da 1.053 a 980, pari al 6,9%).
Lo studio settoriale 2009-2010 mostra che la maggior riduzione degl’incidenti si è avuta nel settore dell'agricoltura (-4,8%), seguita dall'industria (-4,7%) e dai servizi, in controtendenza, con un lieve aumento (pari allo 0,4%).
Inoltre, nel corso del 2010, anche il numero dei decessi ha subito una sensibile riduzione: agricoltura (10,2%), industria (-9,7%) e servizi (-3,0%).
Scorporando i settori, importanti diminuzioni si verificano nella metallurgia (-37,8%) e nel commercio (-26,3%), nelle costruzioni il decremento (-6,1%) e' allineato al valore medio generale (-6,9%). In controtendenza il settore dei trasporti (+9,8%).
Infine, usando come termine di paragone i tassi standardizzati Eurostat aggiornati al 2007, l’Italia presenta un indice infortunistico pari a 2.674 infortuni per 100.000 occupati, dato inferiore ai 3.279 per l'Area Euro e ai 2.859 per l'Ue 15.
Speriamo che questo trend positivo nella riduzione del numero di infortuni e morti bianchi sul lavoro continui, perchè non si può morire lavorando.
Rosy Merola
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.