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Rimborsopoli in Calabria: sei condanne e 18 assoluzioni nel processo Erga Omnes

Redazione
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Rimborsopoli in Calabria: sei condanne e 18 assoluzioni nel processo Erga Omnes
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Dopo oltre un decennio arriva la sentenza su uno dei più discussi scandali politici calabresi

REGGIO CALABRIA – Si è chiuso dopo oltre dieci anni il processo "Rimborsopoli", nato dall’inchiesta giudiziaria denominata Erga Omnes, che nel 2015 aveva scosso la politica calabrese con l’arresto di diversi consiglieri regionali accusati di illeciti nella gestione dei rimborsi tra il 2010 e il 2012.

Il verdetto: sei condanne, 18 assoluzioni e due prescrizioni

Il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Silvia Capone, ha emesso la sentenza: sei condanne, 18 assoluzioni e due reati dichiarati prescritti.

La condanna più severa – 5 anni di reclusione – è stata inflitta all’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Luigi Fedele. A seguire:

  • Giovanni Bilardi (ex senatore e consigliere regionale): 4 anni e 8 mesi
  • Giovanni Nucera (ex consigliere): 4 anni
  • Alfonso Dattolo (ex consigliere): 4 anni e 8 mesi
  • Pasquale Tripodi (ex assessore): 3 anni e 6 mesi
  • Carmelo Trapani (collaboratore di Bilardi): 3 anni e 6 mesi

Per tutti tranne Tripodi, è stata disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’incapacità definitiva di contrattare con la pubblica amministrazione.

Assolti 18 imputati eccellenti: "il fatto non sussiste"

Tra gli assolti figurano nomi di spicco della politica regionale calabrese. Il Tribunale ha stabilito che “il fatto non sussiste” per:

  • Agazio Loiero, ex presidente della Regione
  • Giuseppe Bova, ex presidente del Consiglio regionale
  • Ex consiglieri come Antonio Scalzo, Sandro Principe, Mario Maiolo, Carlo Guccione, Demetrio Battaglia, Antonino De Gaetano, Alfonsino Grillo, Emilio De Masi, Bruno Censore, Pietro Amato, Ferdinando Aiello, Francesco Sulla, Mario Franchino, Vincenzo Ciconte, Giovanni Raso e Nicola Adamo

Due posizioni prescritte

Il Tribunale ha infine dichiarato prescritte le accuse per Diego Fedele (figlio di Luigi Fedele) e Giovanni Franco, membro della struttura politica dell’ex assessore Tripodi.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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