MADRID, 20 LUGLIO 2012 – È stata una notte d'inferno quella appena trascorsa nella capitale spagnola. Con cassonetti in fiamme, cariche della polizia, proiettili di gomma. È infatti sfociata nella violenza la manifestazione di ieri contro le misure di austerità decise dal governo. Ad essa hanno partecipato soprattutto dipendenti statali: insegnanti, pompieri, poliziotti (non in divisa). La tensione si è accumulata, e verso mezzanotte è cominciata la guerriglia urbana: causa scatenante, sembrerebbe, è stato il tentativo della polizia di disperdere le centinaia di persone che si erano dirette sul palazzo del Congresso, blindatissimo. Il bilancio è di almeno sei arresti e una trentina di feriti.[MORE]
Tutto ciò è avvenuto in un contesto drammatico per la Spagna, sancito dalle parole choc del ministro del Bilancio Cristobal Montoro: «Non abbiamo più un soldo. […] Con umiltà bisogna dire come stanno le cose veramente. Bisogna rinunciare a quello che non può essere finanziato». Le misure in arrivo includono tagli alle tredicesime e ai sussidi di disoccupazione, nonché pesanti aumenti di imposte tra cui l'iva.
È prevista per oggi la riunione dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo, in teleconferenza, per il via libera alla ricapitalizzazione delle banche spagnole.
Michele Barbero
(Immagine da AFP)
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