Stupro a San Zenone al Lambro: la vittima ha lottato per oltre un’ora
La procura di Lodi lancia un appello: “Chi ha visto qualcosa, si faccia avanti”
Un nuovo episodio di violenza sessuale nel Milanese scuote l’opinione pubblica. Una ragazza di 18 anni è stata stuprata nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro, in provincia di Milano, nella notte tra sabato e domenica. Secondo le prime ricostruzioni della Procura di Lodi, guidata da Laura Pedio, la giovane avrebbe lottato disperatamente per circa un’ora nel tentativo di sfuggire al suo aggressore.
Le indagini e le prove raccolte
Le indagini sono coordinate dai carabinieri di San Donato Milanese, con il supporto del Ris di Parma, che sta analizzando il materiale biologico repertato sulla scena. L’obiettivo è estrapolare il Dna dello stupratore per confrontarlo con i profili presenti nelle banche dati nazionali e arrivare all’identificazione del responsabile.
La procuratrice Pedio e la pm Martina Parisi hanno lanciato un appello a chiunque possa fornire elementi utili: immagini di videosorveglianza private o testimonianze dirette che possano aiutare a ricostruire gli spostamenti dell’uomo.
Il racconto della vittima
Secondo la ricostruzione della giovane, l’incubo è iniziato intorno alle 23, dopo una serata trascorsa con la sorella. Mentre rientrava a casa da sola, nei pressi del sottopassaggio della stazione è stata aggredita da un uomo con carnagione scura e capelli ricci.
L’ha trascinata in un’area verde, nascosta dalla vegetazione, dove l’ha immobilizzata, picchiata e violentata. Dopo circa un’ora la 18enne è riuscita a chiedere aiuto chiamando il 112. Trasportata al centro antiviolenza della clinica Mangiagalli di Milano, le sono stati refertati segni di lividi, escoriazioni e lesioni riconducibili alla violenza subita.
Le reazioni istituzionali
Il caso ha suscitato dure prese di posizione politiche e istituzionali. Il vicepremier Matteo Salvini ha parlato di “tolleranza zero” per questo genere di crimini, mentre la sindaca di San Zenone al Lambro, Arianna Tronconi, ha definito l’episodio “gravissimo”.
La prima cittadina ha inoltre condannato i commenti sessisti circolati sui social che colpevolizzavano la vittima per essere stata sola in stazione la sera: “Un atteggiamento che rende le donne vittime due volte, prima della violenza e poi del giudizio sociale”.
Violenza di genere: un problema sempre più urgente
L’episodio di San Zenone al Lambro riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza delle donne e sulla necessità di rafforzare i sistemi di prevenzione e tutela. Le istituzioni, le forze dell’ordine e i centri antiviolenza continuano a ribadire l’importanza di denunciare e di non restare in silenzio davanti a episodi di violenza sessuale.
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.