Afghanistan: Obama ritira le truppe
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Afghanistan: Obama ritira le truppe

giovedì 23 giugno, 2011

23 GIUGNO - A quasi 10 anni dall'inizio della guerra in Afghanistan, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia i primi ritiri delle sue truppe. Il presidente ha infatti comunicato, in diretta televisiva dalla Casa Bianca, la sua decisione di far tornare a casa 10 mila militari entro l'anno, che si sommeranno ai 33 mila che saranno ritirati entro l'estate del 2012. Il ritiro completo avverrà entro il 2014.[MORE]

“Mentre continuiamo a rafforzare il governo afghano e le forze di sicurezza, l'America prenderà parte ad iniziative di riconciliazione del popolo afghano, compresi i talebani” ha affermato Obama, che ha spiegato il ritiro con motivazioni di ordine politico, in quanto la pattuglia delle strade e delle montagne afghane sarebbe responsabilità del governo di Kabul, ma soprattutto con ragioni di origine economica.“Negli ultimi dieci anni – ha affermato infatti il presidente - abbiamo speso un trilione di dollari, in un momento di debito crescente e di difficile congiuntura economica. È tempo di concentrarsi sulla costruzione della nazione, qui a casa”.

Le reazioni non tardano ad arrivare: la Francia ha già annunciato un suo ritiro graduale.
“Salutiamo con favore oggi l'annuncio fatto dal presidente degli Stati Uniti” dice alla stampa il presidente afghano Karzai. “Riteniamo – spiega - che questa sia una buona misura per loro come per l'Afghanistan e la sosteniamo”.
Duro il portavoce dei talebani afghani, Zabihullah Mujahid, che commenta: “Che vi sia una forza grande o piccola, continueremo la nostra jihad fino a che l'ultimo soldato straniero non avrà abbandonato la nostra terra. La riduzione delle forze americane in Afghanistan non è la soluzione del problema. Nella sostanza – spiega - gli americani non hanno alcuna intenzione di lasciare l'Afghanistan. Da una parte infatti, gli Usa annunciano una riduzione del numero delle loro truppe, mentre dall'altra cercano di realizzare investimenti a lungo termine e di ottenere la costituzione di basi militari”.

Non manca il sospetto che il presidente stia tentando di riconquistare il consenso perso nei due anni di presidenza. Il nesso con la clamorosa morte di Bin Laden è chiaro: l'azione di Obama sta riprendendo slancio.
Purtroppo c'è però qualcosa che non torna ai conti in questa strana vittoria, in quanto ancora non abbiamo visto alcuna foto del cadavere dell'ex leader di al-Qaida. Questo fa istintivamente pensare ad una messinscena creata ad hoc per il già programmato ritiro.

Marta Lamalfa


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