Ardore Calcio-Castrovillari 1-3 (Playout di Eccellenza). Le dichiarazioni nel dopogara.


Eugenio Micieli, tecnico del Castrovillari: "Impresa di cuore, salvi per noi stessi e per la città".
Domenico Bruzzè, team manager Ardore: "Sconfitta dolorosa, ma l’Ardore saprà rialzarsi".
ARDORE (RC) – È calato il sipario sul playout di “Eccellenza calabrese” tra l’Ardore ed il Castrovillari. La gara si è disputata presso lo stadio comunale reggino, in contrada Vescovado.
Una partita tesa, combattuta fino all’ultimo minuto dei supplementari, che ha decretato (forse un po' a sorpresa) la salvezza dei rossoneri ospiti e, purtroppo, la conseguente retrocessione dell’Ardore dopo un solo anno di Eccellenza.
Il Castrovillari si è imposto con il risultato di 3-1 dopo essere andato anche sotto, con un secondo tempo supplementare da manuale. A fine gara, le parole dei protagonisti raccontano più di qualsiasi tabellino le emozioni vissute al cospetto di un pubblico delle grandi occasioni.
Al termine della gara così si è espresso il tecnico del Castrovillari, Micieli: "La svolta è stata lo spogliatoio". Con il volto segnato da emozione e fatica, mister Micieli si è presentato ai microfoni per raccontare una salvezza tanto sofferta quanto meritata.
Oggi è stata una battaglia. Siamo andati sotto, ma i ragazzi non si sono disuniti. Abbiamo tenuto palla, siamo rimasti lucidi e, nei supplementari, abbiamo dimostrato chi eravamo.
Il gruppo ha fatto la differenza, ci siamo guardati in faccia nello spogliatoio e abbiamo deciso di salvarci prima per noi stessi e poi per la città ed il blasone.
Abbiamo corso per 120 minuti su un campo sintetico, con il caldo e con tutto contro. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e questo è ciò che conta".
Accanto a lui anche lo staff tecnico, mister Marino (allenatore dei portieri) e mister Diodato (allenatore in seconda), staff determinante nel cammino degli ultimi mesi.
L’allenatore in seconda Massimo Diodato ha sottolineato: "Siamo subentrati a marzo, in una situazione disastrosa. Abbiamo ricostruito motivazione, intensità e spirito di gruppo. Senza società alle spalle è stato durissimo, ma non abbiamo mollato mai."
Poche parole, invece, per Domenico Bruzzè, team manager dell’Ardore, che ha dichiarato con cuore in subbuglio e profonda sincerità, nel momento forse più duro della sua esperienza triennale con la società: "Un finale amaro, ma nessun rimpianto per l’impegno profuso.
I primi 25 minuti abbiamo fatto un ottimo calcio. Siamo andati in vantaggio, poi quel gol da metà campo ci ha tagliato le gambe.
Abbiamo pagato gli episodi, le assenze, una stagione complicata. Dispiace, perché in settimana eravamo sereni. Tutti ci abbiamo creduto, fino all’ultimo. Ringrazio i ragazzi: vederli piangere negli spogliatoi mi ha spezzato il cuore. Meritavano un finale diverso."
Alla domanda sul futuro, Bruzzè ha risposto con decisione: "Io non parlo di addii. Voglio riscattarmi con questa società, con questi ragazzi. Ardore merita l’Eccellenza.
Dobbiamo ripartire dalla Promozione, sì, ma con dignità e con un progetto chiaro. Qui non ci sono imprenditori milionari, serve unione, serve cuore. E noi lo metteremo".
Il peso dei dettagli, il valore del gruppo: Il match ha evidenziato ancora una volta quanto, nel calcio dilettantistico, lo spirito di squadra e la capacità di superare le difficoltà contino quanto -e forse più- della tecnica.
Il Castrovillari ha reagito da squadra vera. L’Ardore ha pagato gli episodi, ma non ha mai smesso di lottare.
Un plauso va anche alla tifoseria, presente e appassionata, da entrambe le parti, anche se a gioire, oggi, ce n’è soltanto una.
Pasquale Rosaci