Bce, Draghi: «Primi segnali di ripresa economia Eurozona»
Economia Lombardia

Bce, Draghi: «Primi segnali di ripresa economia Eurozona»

giovedì 1 agosto, 2013

MILANO, 01 AGOSTO 2013 – «Dopo sei trimestri di contrazione economica nell'eurozona, i recenti indicatori sulla fiducia hanno dimostrato qualche ulteriore miglioramento e confermano provvisoriamente le aspettative di una stabilizzazione dell'attività economica ad un basso livello», ad affermarlo il numero uno della Bce, Mario Draghi che - nel corso di una conferenza stampa a Francoforte - nell’illustrare la valutazione della Bce sullo stato dell'economia, ha proseguito: «La situazione è migliorata, sotto ogni punto di vista, rispetto a un anno fa. Soprattutto, si vedono i primi segnali che le decisioni sui tassi e le misure intraprese stanno raggiungendo l'economia reale.

Alla luce di ciò, la Bce ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro, al minimo storico, allo 0,50%. Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale all'1,00% e quello sui depositi allo 0%. Evidenziamo che, l'ultima variazione risale a maggio, quando la Bce abbassò dello 0,25% il tasso di riferimento che era rimasto fermo allo 0,75% dal luglio 2012. [MORE]

Precisa il presidente della Bce: «I tassi di interesse di riferimento per l'area Euro resteranno ai livelli attuali, o più bassi,per un periodo di tempo lungo, questa aspettativa continua ad essere basata su una previsione complessivamente invariata per quanto riguarda l'inflazione nel medio periodo, data l'ampia debolezza dell'economia e le dinamiche monetarie deboli. Dunque, monitoreremo tutte le informazioni in arrivo sugli sviluppi economici e monetari e valuteremo ogni impatto sulle previsioni sulla stabilità dei prezzi».

Tuttavia, Draghi lancia un monito sulle prospettive di crescita dell'Eurozona, su cui restano «rischi al ribasso . Gli sviluppi recenti per l'eurozona, le condizioni sui mercati finanziati e le incertezze collegate possono avere il potenziale di incidere negativamente sulle condizioni economiche. Non solo, altri rischi al ribasso includono la possibilità di una domanda interna e globale più debole del previsto e un'attuazione lenta o insufficiente della riforme strutturali nei Paesi dell'area euro».

Inoltre, il numero uno della Bce: «Le condizioni del mercato del lavoro restano basse, mentre, in prospettiva, per quanto riguarda la restante parte dell'anno ed il 2014, la crescita delle esportazioni dell'area euro dovrebbe beneficiare di una ripresa graduale della domanda globale, mentre la domanda interna dovrebbe essere sostenuta dalla politica monetaria accomodante, come degli aumenti delle entrate reali grazie all'inflazione bassa».

Per Draghi: «Il miglioramento generale sui mercati finanziari cui abbiamo assistito dall'estate scorsa sembra essersi gradualmente trasmesso all'economia reale, come i progressi fatti nel consolidamento di bilancio. Detto questo, i necessari aggiustamenti nei bilanci del settore pubblico e privato "continueranno a pesare sull'attività economica e l'attività economica dell'area euro dovrebbe stabilizzarsi e riprendersi ad un ritmo lento».

Infine, Draghi conclude invitando i governi degli Stati membri «a rimuovere le rigidità nel mercato del lavoro e aumentare la competitività, sostenendo in particolar modo le pmi, per abbassare il tasso di disoccupazione soprattutto per i giovani».

(fonte: Ansa)

Rosy Merola
 


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