Calcio. Serie A: Juventus-Inter 2-0, il commento del tecnico
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Calcio. Serie A: Juventus-Inter 2-0, il commento del tecnico

lunedì 7 novembre, 2022

Calcio. Serie A: Juventus-Inter 2-0: gol e highlights: Rabiot-Fagioli, è sorpasso di Allegri in classifica il commento del tecnico

La Juve batte l'Inter allo Stadium e la sorpassa in classifica. Più pericolosi i nerazzurri nel primo tempo (chance per Dzeko e Dumfries), ma è Rabiot a sbloccare a inizio ripresa. Poi una rete annullata a Danilo, un'occasione per Lautaro per il pari, il palo di Kostic e il bis di Fagioli, sempre su assist di uno scatenato Kostic. Allegri sale a quota 25 punti, resta a 24 Inzaghi. Nel secondo tempo tornano Chiesa (già rientrato in Champions) e Brozovic

Le parole del tecnico nerazzurro al termine della gara contro la Juventus

All'Allianz Stadium è la Juventus a vincere. Nel big match della 13ª giornata di Serie A i bianconeri si sono imposti per due reti a zero. Dopo il fischio finale mister Simone Inzaghi ha commentato con queste parole la gara:

"Abbiamo fatto un ottimo primo tempo e non puoi arrivare all'intervallo sullo 0-0. Il rammarico è quello. Siamo partiti discretamente anche nella ripresa, ma abbiamo preso gol su un nostro calcio d'angolo, dopo aver colpito la traversa con Calhanoglu. È una sconfitta pesante, in un big match contro una nostra competitor, fa male ma il calcio è così. Il risultato è bugiardo, ma dobbiamo essere più bravi a far girare gli episodi dalla nostra parte. In certe partite dobbiamo essere più attenti agli episodi, bisogna fare di più e migliorare nei dettagli perché match di questo livello si giocano sempre sul filo. Può succedere di andare sotto di un gol, ma la partita era ancora lunga e abbiamo avuto troppa fretta, ci siamo disuniti. In Champions siamo riusciti a interpretare bene questi match mentre in campionato non siamo ancora riusciti a trovare la continuità dell'anno scorso. Non si possono prendere due gol come quelli di stasera. In questo momento dobbiamo puntare ad avere più continuità, venivamo da quattro vittorie consecutive e questa sconfitta fa male per l'importanza della partita e del momento. Dovremo recuperare a livello mentale perché queste sconfitte possono lasciare delle scorie, ma tra tre giorni scenderemo nuovamente in campo e vogliamo affrontare al meglio le ultime due gare del 2022". (Fonte Inter)

LE VOCI POST DERBY D'ITALIA

Il tecnico Massimiliano Allegri

«E’ bello tornare a battere l’Inter e vincere uno scontro diretto. Dopo il vantaggio abbiamo giocato anche bene e abbiamo rischiato poco, credo soltanto su Lautaro. Quando giochi con questo atteggiamento è difficile prendere gol. Il nostro obiettivo è quello di fare il massimo. Non si deve pensare che sia finita e che abbiamo risolto tutto. Bisogna lavorare. Sono state fatte ottime cose, ma si può migliorare. Un passettino alla volta. Rabiot? Gli ho sempre detto che da noi era stimato e che io lo considero un grande giocatore con margini di miglioramento importanti. Stasera è stato straordinario a mettersi al servizio della squadra. Tornando alla partita, è stato bello vedere questo match. Nel primo tempo abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma quando ti metti a disposizione del gruppo è più facile vincere. Nel secondo tempo abbiamo sicuramente giocato una gara migliore e la fase difensiva è stata straordinaria. Il modulo? Sicuramente ha dato più certezze, ma le certezze maggiori sono quelle di una squadra che corre insieme, si aiuta, si abbassa dietro la linea della palla e capisce i momenti della gara. All’inizio giocavamo mezz’ora, adesso anche nelle difficoltà siamo in partita. Poi abbiamo la necessità di recuperare tutti, ma questo spirito è importante. Alza il livello di competizione».

Adrien Rabiot

«Questa è stata una grande serata. C’è stata la determinazione, c’è stata tutta la voglia dello spogliatoio. Abbiamo avuto delle difficoltà, ma ne siamo usciti con grandi prestazioni. C’è grande unità. In vista delle prossime due partite, ma soprattutto del prosieguo del campionato post Mondiale abbiamo bisogno di tutti, dai giovani ai più anziani. Siamo tutti uniti, anche lo staff. Fuori dicono tante cose anche sugli infortunati, che non vogliono giocare per il Mondiale ma vogliamo vincere il campionato. Io leader di questo gruppo? Dopo quattro anni posso dire di sì, soprattutto sul campo. L’ho detto più volte: io voglio trascinare la squadra. Stasera è stata una bella prova».

JUVE-INTER | LA PARTITA

Un grande secondo tempo, Rabiot e ancora Fagioli. Gli ingredienti da mescolare forte per ottenere un Derby d'Italia che significa tre punti, quarta vittoria di fila e zona Champions di nuovo nel mirino.

La Gara

Inizio partita su ritmi non altissimi: nei primi minuti è l'Inter a gestire maggiormente il pallino del gioco, facendosi viva dopo pochi giri di lancette con Di Marco e, al quindi, con una conclusione tesa e improvvisa di Lautaro, che non inquadra la porta.

Gradatamente, la Juve esce e comincia a disegnare le sue trame: si alza il pressing, soprattutto su Onana, dato che l'Inter dà l'impressione di voler ripartire molto spesso dal basso, e al 19 i bianconeri vanno anche vicini al gol, con un intervento in scivolata di Bremer su cross da sinistra, ma il brasiliano trova l'esterno rete.

Al 26' brivido per la Juve: calcio d'angolo da sinistra, "spizza" di testa Lautaro, la gira sempre di testa Dzeko che non trova la porta per una quesitone di centimetri. La partita resta in equilibrio, la Juve non si fa impaurire dal pericolo scampato e torna nella metà campo interista, facendosi vedere con Cuadrado da destra (26') e Kostic da lontano (30'). Sono però tentativi che non impensieriscono Onana: la sensazione è che manchi ancora qualcosa in fase di ultima palla per sbloccare la partita.

Nell'ultimo terzo di frazione, allora, è l'Inter a prendere coraggio: due volte con Dumfries, che prima (33') calcia sul fondo un diagonale da posizione favorevole e poi (42'), su cross di Barella, spedisce alto un passo davanti a Szczesny. E' la seconda palla gol davvero nitida per l'Inter, che chiude il primo tempo con una botta al volo di Acerbi, su cui si "sacrifica" Alex Sandro. Più Inter che Juve, dunque, come conferma il dato di zero tiri nello specchio per i bianconeri,

Ripresa a tutto Adrien

Il secondo tempo si apre, dopo pochi secondi, con un colpo di testa di Rabiot che non trova lo specchio, In sé, un'occasione nemmeno troppo pericolosa, ma un segnale che la Juve è tornata in campo con un altro piglio e, col senno di poi, un piccolo spoiler.

Se infatti l'Inter si fa pericolosa, anzi pericolosissima, al 47', con una gran botta di Calhanoglu che Szczesny alza in corner (con l'aiuto della traversa), al 52' la Juve stappa la partita, con una corsa imperiosa di Kostic sul fronte sinistro e, soprattutto, con il magnifico piattone di Adrien, che si apre proprio al momento giusto, quello in cui supera Onana.

La Juve si è accesa, la partita si è accesa: al 63' Danilo segna il 2-0 (ancora su cross di Kostic), e proprio mentre l'Allianz Stadium è diventato una bolgia, tutto si ferma perchè, dopo un lunghissimo controllo al VAR, viene rilevato un fallo di mano di Danilo nell'atto di concludere in rete.

L'Inter prende coraggio e mantiene per lunghi tratti il possesso, per fortuna della Juve senza creare danni alla porta di Szczesny, che comunque al 74' è decisivo di piede su un colpo a botta sicura di Lautaro. La Juve resta in partita, come conferma il palo, clamoroso, colpito da un grande Kostic (con la decisiva deviazione di Onana) al 76'. Intanto, Allegri mette dentro Chiesa prima e Di Maria poi.

Il Ragazzo Bianconero

Ormai il clima è incandescente, e a infuocarlo definitivamente ci pensa, per la seconda partita consecutiva in Serie A, quel ragazzo Next gen, che più Next Gen non si può: contropiede perfetto, orchestrato da Di Maria, perfezionato - ancora! - da Kostic e concluso da Nicolò Fagioli.

Si chiude così: con gli "olé" di un pubblico finalmente entusiasta. Quello stesso pubblico che, pochi secondi prima, aveva cantato a squarciagola "Fagioli uno di noi".

Non c'è fotografia migliore per una serata perfetta. (Fonte Juventus)


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