Calcioscommesse, chiuse le indagini: tra i 130 indagati anche Colantuono
Cronaca Basilicata

Calcioscommesse, chiuse le indagini: tra i 130 indagati anche Colantuono

lunedì 9 febbraio, 2015

NAPOLI, 9 FEBBRAIO 2015 - L’inchiesta sul calcio scommesse è stata chiusa dalla Procura di Cremona. 130 indagati, tra calciatori, ex giocatori e dirigenti sono stati rinviati a giudizio. Accusati di associazione per delinquere una ventina di persone, tra cui il giocatore della Lazio Stefano Mauri, l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, l’ex attaccante della Nazionale Beppe Signori e i suoi commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone, coinvolti in un giro di scommesse con Singapore. [MORE]


Indagati anche Stefano Bettarini, l’ex giocatore del Modena Alessandro Zamperini e l’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, accusato, con l’ex capitano della squadra Cristiano Doni, di aver manipolato la partita Crotone-Atalanta del 22 aprile 2011, conclusasi 2-2 con una rete dello stesso Doni. Colantuono ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione giudiziaria. Tuttavia, nell’avviso di chiusura delle indagini, si legge che l’allenatore dell’Atalanta, Doni e il direttore sportivo dell’Atalanta, Gabriele Zamagna, «in concorso tra loro, offrivano o promettevano denaro o altra utilità, o ne accettavano l’offerta o la promessa, e comunque compivano atti, anche fraudolenti, diretti ad ottenere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro di calcio Crotone-Atalanta in programma il 22 aprile 2011, in modo da conseguire il risultato finale di «over 2,5», conforme alle scommesse predisposte».
Cristiano Doni, tra l’altro, è incolpato anche di aver contribuito a falsare il match Atalanta-Piacenza, terminato 3 a 0 per l’Atalanta.


Accusato di frode sportiva, invece, il ct della Nazionale Antonio Conte per fatti del periodo in cui Conte allenava il Siena. Per il tecnico della nazionale, già squalificato per 4 mesi dalla giustizia sportiva, cade quindi l’accusa di associazione a delinquere, con la quale era stato inizialmente iscritto nel Registro degli indagati. Stando a quanto riportato nell’avviso di chiusura delle indagini, Conte è imputato per aver accettato «l’offerta o la promessa, e comunque di aver compiuto atti, anche fraudolenti, diretti ad ottenere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro di calcio Novara-Siena del 30 aprile 2011, terminato 2-2, e comunque un risultato conforme alle scommesse effettuate. In particolare l’allenatore del Siena Conte comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l’accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superiorità nei confronti dei calciatori della sua squadra... il risultato».
Altra partita contestata al ct della nazionale, Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Il procuratore di Cremona Roberto di Martino scrive nell’avviso: «Stellini, allenatore in seconda del Siena, di comune accordo con dirigenti ed allenatori della squadra, già subito dopo la partita di andata Siena-Abinoleffe dell’8 gennaio 2011 vinta dal Siena per 1-0, chiedeva a Carobbio e a Terzi, giocatori del Siena, quest’ultimo in buoni rapporti con Bombardini dell’Albinoleffe, di prendere un accordo, di comune utilità, diretto a «pilotare» il risultato della partita di ritorno. Alcuni giorni prima della partita di ritorno, quando all’ultima giornata di campionato di serie B il Siena aveva già conquistato la promozione in serie A, laddove all’Albinoleffe occorrevano punti per accedere ai «play off», aveva luogo una riunione tecnica alla quale erano presenti l’allenatore Conte Antonio, il vice allenatore Alessio Angelo, il collaboratore tecnico Stellini, il preparatore dei portieri Savorani e l’intera squadra del Siena, in occasione della quale, anche a seguito del `benestare´ di Conte, veniva presa la decisione definitiva di lasciare la vittoria all’Albinoleffe, nell’ambito di un contesto in cui si teneva conto anche del risultato della partita d’andata, vinta dal Siena».

Indagato anche l'ex portiere Marco Paoloni, che, in concorso con l’allibratore Erodiani e il dentista Pirani, nell’intervallo di Cremonese-Paganese, avrebbe somministrato un sedativo ai compagni al fine di peggiorarne le prestazioni. Uno dei calciatori sarebbe poi uscito di strada con la sua auto e altri due avrebbero avuto dei malori.


Assolti, invece, Bonucci e Criscito. Il processo dovrebbe cominciare in autunno.


[foto: iltempo.it]


Antonella Sica

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.