"Chi ha il diabete non corre da solo"
Salute Toscana

"Chi ha il diabete non corre da solo"

mercoledì 11 gennaio, 2012

Roma, 11 gennaio 2012 - Ricorre oggi il 90° anniversario della prima iniezione di insulina. L’11 gennaio del 1922, un anno dopo che il premio Nobel Fredrick Banting riesce a estrarla dal pancreas del maiale, l’insulina viene usata per la prima volta per curare il diabete di Leonard, un bambino di 11 anni. [MORE]

Questi i primi passi nella lotta contro il diabete, un tempo considerata una malattia incurabile. “Oggi, dopo 90 anni, la lotta prosegue. Oltre alla ricerca di nuove soluzioni terapeutiche, fondamentale per vincere questa sfida è la collaborazione tra scienza, istituzioni e società, soprattutto perché oggiAggiungi un appuntamento per oggi il diabete è diventato una epidemia globale”, dice Umberto Valentini, Presidente di Diabete Italia, l’organizzazione che nel nostro Paese rappresenta il mondo del diabete, avendo al suo interno società scientifiche, organizzazioni professionali e associazioni di persone con diabete.

 In sintonia con l’International Diabetes Federation (IDF) e il Ministero della Salute, Diabete Italia promuove una campagna di sensibilizzazione che nel corso del 2012 si propone di fare luce su una malattia che colpisce in Italia oltre 3 milioni e mezzo di persone, il 5,8% della popolazione e, secondo una recente indagine condotta dall’Osservatorio ARNO, è presente nel 16,9% degli italiani con più di 65 anni.

“Chi ha il diabete non corre da solo” è il messaggio degli annunci pubblicitari, ideati da Roberto Coehn e realizzati da XTV Production e Guicar, in pianificazione a partire da gennaio con spazi gratuiti concessi dagli editori su radio, televisioni, carta stampata, tv degli aeroporti e metropolitane, sale cinematografiche di tutta Italia. È la prima iniziativa della campagna istituzionale di Diabete Italia che ha per obiettivi: sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza sociale della malattia, ma soprattutto comunicare che la persona con diabete  oggi può aspirare a vivere una vita attiva, che tende alla normalità. In questa “corsa” volta a sconfiggere la malattia, chi ha il diabete sa di poter contare sul sostegno e la sinergia della famiglia, della società, della medicina e della ricerca. “Un’alleanza che proprio la nostra organizzazione vuole rappresentare”, conclude Valentini.

Diego Ferri- HealtCom Consulting

Foto tratta da Terzaeta.com

 

 


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