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Conclave: il 7 maggio l'elezione del nuovo Papa tutti i dettagli sul rito

Redazione
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Conclave: il 7 maggio l'elezione del nuovo Papa tutti i dettagli sul rito
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Conclave 2025: Nel segreto della Cappella Sistina. Un viaggio nel rito più solenne della Chiesa cattolica tra mistero, tradizione e spiritualità

Il Conclave rappresenta uno dei momenti più solenni e affascinanti della Chiesa cattolica: l'elezione del nuovo Papa. Si tratta di un evento carico di spiritualità e mistero, ricco di tradizioni secolari che attirano l'interesse di fedeli e non solo.

Che cos'è il Conclave?

Il termine "Conclave" deriva dal latino "cum clave", che significa letteralmente "chiuso a chiave". Questa definizione riflette il carattere segreto e riservato del procedimento, durante il quale i cardinali elettori vengono isolati nella Cappella Sistina per scegliere il successore di San Pietro.

L'inizio del Conclave il 7 maggio

La storica formula in latino “Extra omnes”, che segna l’inizio della chiusura a chiave della Cappella Sistina, sarà pronunciata dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie mercoledì 7 maggio. La data è stata stabilita dai circa 180 cardinali (poco più di cento elettori) riuniti nella quinta Congregazione generale in Vaticano.

Dal 28 aprile, la Cappella Sistina è chiusa al pubblico per consentire l’allestimento. Sono sospese anche le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis.

La procedura dell'elezione del Papa

Consegna delle schede

L'elezione avviene attraverso una serie di votazioni segrete, effettuate dai cardinali elettori. Ogni cardinale riceve una scheda rettangolare che porta impressa la scritta latina "Eligo in Summum Pontificem" (Scelgo come Sommo Pontefice), seguita da uno spazio bianco in cui scrivere il nome del candidato prescelto.

Una volta compilata, ciascuno si avvicina all'altare della Cappella Sistina pronunciando ad alta voce il giuramento di fedeltà e segretezza. Dopo aver pronunciato queste parole, la scheda viene piegata e inserita in un'urna apposita posta sull'altare.

Lo scrutinio dei voti

Dopo la raccolta delle schede, tre cardinali scrutatori procedono al conteggio. Le schede vengono aperte singolarmente, lette ad alta voce e registrate. Al termine di ogni scrutinio, tutte le schede vengono cucite insieme con un filo e poi bruciate in una stufa speciale all'interno della Cappella Sistina.

La fumata: il simbolo più atteso

È proprio dalla combustione delle schede che ha origine la celebre "fumata", visibile dalla folla radunata in Piazza San Pietro. Il colore del fumo che fuoriesce dal camino della Cappella Sistina è il segnale chiaro dell'esito della votazione:

    • Fumata nera: nessun candidato ha raggiunto la maggioranza necessaria (due terzi dei voti). I cardinali continuano quindi con nuove votazioni.
    • Fumata bianca: il nuovo Papa è stato eletto. Questa fumata, accompagnata dal suono festoso delle campane della Basilica di San Pietro, annuncia al mondo intero che la Chiesa ha un nuovo Pontefice.

L'annuncio ufficiale

Quando un cardinale raggiunge la maggioranza richiesta, gli viene chiesto ufficialmente se accetta il ministero petrino. Se il prescelto risponde "Accepto", diventa formalmente Papa e viene invitato a scegliere il nome pontificale con cui sarà conosciuto durante il suo pontificato.

Successivamente, il Cardinale Protodiacono appare dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro e pronuncia la famosa formula latina:

"Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!" (Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa!)

Segue quindi la presentazione ufficiale del nuovo Pontefice ai fedeli in festa, che lo accolgono con applausi, preghiere e grande commozione.

Le norme del Conclave secondo la Universi Dominici Gregis

La tempistica dell'inizio del Conclave è regolata dalla costituzione apostolica di Giovanni Paolo II, "Universi Dominici Gregis", aggiornata da Benedetto XVI con il Motu Proprio del 2007 e con quello del 2013. Il Conclave inizia tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, ma può essere anticipato se tutti i cardinali elettori sono presenti.

La celebrazione eucaristica e la processione verso la Sistina

La mattina del 7 maggio i cardinali concelebreranno la solenne Messa "pro eligendo Pontifice", presieduta dal decano del Collegio cardinalizio. Seguirà la processione verso la Sistina, durante la quale verrà intonato l'inno "Veni, creator Spiritus" e i cardinali presteranno giuramento.

Conclusione del Conclave

Il nuovo Papa indosserà per la prima volta i paramenti pontificali nella cosiddetta "Stanza delle lacrime", prima di apparire in Piazza San Pietro per la benedizione Urbi et Orbi. Il Conclave termina ufficialmente con l'intono del "Te Deum", segnando un momento di gioia e rinnovamento per la Chiesa cattolica.

Il Conclave rappresenta uno dei momenti più solenni e affascinanti della Chiesa cattolica: l'elezione del nuovo Papa. Si tratta di un evento carico di spiritualità e mistero, ricco di tradizioni secolari che attirano l'interesse di fedeli e non solo.

Che cos'è il Conclave?

Il termine "Conclave" deriva dal latino "cum clave", che significa letteralmente "chiuso a chiave". Questa definizione riflette il carattere segreto e riservato del procedimento, durante il quale i cardinali elettori vengono isolati nella Cappella Sistina per scegliere il successore di San Pietro.

La procedura dell'elezione del Papa

Consegna delle schede

L'elezione avviene attraverso una serie di votazioni segrete, effettuate dai cardinali elettori. Ogni cardinale riceve una scheda rettangolare che porta impressa la scritta latina "Eligo in Summum Pontificem" (Scelgo come Sommo Pontefice), seguita da uno spazio bianco in cui scrivere il nome del candidato prescelto.

Una volta compilata, ciascuno si avvicina all'altare della Cappella Sistina pronunciando ad alta voce il giuramento di fedeltà e segretezza. Dopo aver pronunciato queste parole, la scheda viene piegata e inserita in un'urna apposita posta sull'altare.

Lo scrutinio dei voti

Dopo la raccolta delle schede, tre cardinali scrutatori procedono al conteggio. Le schede vengono aperte singolarmente, lette ad alta voce e registrate. Al termine di ogni scrutinio, tutte le schede vengono cucite insieme con un filo e poi bruciate in una stufa speciale all'interno della Cappella Sistina.

La fumata: il simbolo più atteso

È proprio dalla combustione delle schede che ha origine la celebre "fumata", visibile dalla folla radunata in Piazza San Pietro. Il colore del fumo che fuoriesce dal camino della Cappella Sistina è il segnale chiaro dell'esito della votazione:

    • Fumata nera: nessun candidato ha raggiunto la maggioranza necessaria (due terzi dei voti). I cardinali continuano quindi con nuove votazioni.
    • Fumata bianca: il nuovo Papa è stato eletto. Questa fumata, accompagnata dal suono festoso delle campane della Basilica di San Pietro, annuncia al mondo intero che la Chiesa ha un nuovo Pontefice.

L'annuncio ufficiale

Quando un cardinale raggiunge la maggioranza richiesta, gli viene chiesto ufficialmente se accetta il ministero petrino. Se il prescelto risponde "Accepto", diventa formalmente Papa e viene invitato a scegliere il nome pontificale con cui sarà conosciuto durante il suo pontificato.

Successivamente, il Cardinale Protodiacono appare dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro e pronuncia la famosa formula latina:

"Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!" (Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa!)

Segue quindi la presentazione ufficiale del nuovo Pontefice ai fedeli in festa, che lo accolgono con applausi, preghiere e grande commozione.

L'elezione papale rimane uno dei riti più intensi ed emozionanti, simbolo di continuità e rinnovamento all'interno della Chiesa cattolica.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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