Dai sacchetti biodegradabili alle altre iniziative ecosostenibili nel campo alimentare
Societa' Marche

Dai sacchetti biodegradabili alle altre iniziative ecosostenibili nel campo alimentare

venerdì 20 ottobre, 2017

Dal 1 gennaio 2018, i supermercati italiani forniranno esclusivamente sacchetti biodegradabili al posto di sacchi ultraleggeri ora presenti nel reparto ortofrutticolo, seguento l'esempio di quanto accaduto anni fa per le shopper. I nuovi sacchetti dovranno possedere un minimo di materiali rinnovabili in misura del 40% e i costi saranno sostenuti dai clienti, che potranno poi verificare la voce di spesa in una sezione separata dello scontrino fiscale. Il provvedimento è già regolarizzato dalla legge nota come “Decreto Mezzogiorno”. Ed è solo uno dei tanti che i supermercati stanno attuando per tutelare l’ambiente. Quali sono, dunque, gli altri provvedimenti in essere? [MORE]

Quali sono le politiche ambientali dei supermercati?

Fra i diversi esempi virtuosi di politiche ambientali, la Coop rappresenta uno dei casi più interessanti. Questo per via delle numerose strategie votate alla difesa della salute del pianeta. Non è un caso che lo sviluppo sostenibile sia una delle priorità – nonché uno dei valori fondanti – di Coop Alleanza, la cooperativa dei supermercati Coop. Queste politiche prevedono innanzitutto l’utilizzo parziale delle fonti rinnovabili per i consumi energetici nei locali dei supermercati. Inoltre, vanno anche citate le vasche per accumulare l’acqua piovana e la grande attenzione al risparmio idrico. Anche le strategie per ridurre i rifiuti sono uno dei tanti fiori all’occhiello di questi punti vendita. Infine, “Alleviamo la salute”: un’iniziativa che prevede la selezione di carni bovine allevate esclusivamente senza l’utilizzo di antibiotici. E che ha già prodotto risultati molto concreti.

Qui Foundation: le iniziative contro gli sprechi alimentari

Qui Foundation è un network di Onlus quotidianamente impegnato nella lotta contro gli sprechi alimentari. Ad oggi sono già 500.000 le tonnellate di alimenti salvate dalla spazzatura: l’obiettivo della fondazione è arrivare a 1 milione, da utilizzare ovviamente per dar da mangiare alle persone bisognose. Si tratta purtroppo di una goccia nell’oceano: secondo le stime, infatti, in Italia si sprecano circa 13 miliardi di euro di alimenti. Alimenti che in gran parte finiscono al macero e non vengono riutilizzati. Ma le iniziative di questa tipologia, in Italia, sono diverse: basti pensare a Equo Evento e MyFoody.

Supermercati canadesi: l’esempio dell’orto sul tetto

L’Italia non è l’unico paese che sta cercando di fare qualcosa intervenendo sulla qualità degli alimenti. In Canada, ad esempio, un noto supermercato locale ha deciso di azzerare la filiera e di coltivarsi da solo gli ortaggi. Il progetto è stato avviato nella zona di Saint-Laurent: il suo scopo? Andare incontro alla massiccia richiesta di cibo salutare e genuino, rispondendo dunque alle esigenze dei consumatori. Oltre che del pianeta. E la coltivazione, che avviene su orti specifici installati sul tetto, è dotata di regolare certificazione biologica. L’orto, prodotto dalla società Green Roof, è un chiaro esempio di come si possa facilmente andare incontro alla natura.

 


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