Delibera su azienda Calabria Lavoro, Csa-Cisal: “non sarà mai pubblicata, salvaguardare i lavoratori”
Politica Calabria Catanzaro

Delibera su azienda Calabria Lavoro, Csa-Cisal: “non sarà mai pubblicata, salvaguardare i lavoratori”

domenica 24 ottobre, 2021

Mai come in questa circostanza avremmo preferito non aver ragione. Eppure, abbiamo colto nel segno. Abbiamo chiesto conto all’Amministrazione regionale della delibera n. 664 adottata il 31 dicembre del 2018 “Presa d’atto modifica ed integrazione della dotazione organica di Azienda Calabria Lavoro a seguito della legge regionale n. 52 del 2018”.

Praticamente tre anni fa. Un atto importantissimo sulla “dotazione organica” di Azienda Calabria Lavoro che interessa ben 287 lavoratori impegnando una somma annua di circa 5,1 milioni di euro. A distanza di settimane dalla nostra denuncia della delibera non c’è alcuna traccia. Anzi - rivela il sindacato CSA-Cisal -, abbiamo appreso che probabilmente non sarà mai pubblicata nel formato tradizionale: semplicemente perché non è stata mai formalizzata. Tecnicamente è un atto inesistente. Questo non è accettabile.

COME SI SONO MOSSI I DIRIGENTI INTERESSATI DOPO LA DENUNCIA DEL SINDACATO - Dobbiamo dare atto che i dirigenti (attuali) interessati alla questione si sono mossi, ritenendo - a giusta ragione - la questione particolarmente delicata. In data 7 ottobre, il commissario straordinario di Azienda Calabria Lavoro ha chiesto con una nota scritta la trasmissione della delibera di modifica e integrazione della dotazione organica poiché si ritrova con il paradosso di possedere i relativi decreti attuativi ma non l’atto originario (la delibera di Giunta, appunto). Il giorno dopo, l’8 ottobre, l’attuale dg del dipartimento “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo” rivolgendosi al segretariato della Giunta regionale ha ricordato come: “… all’atto dell’insediamento dello scrivente, nel mese di giugno 2019, i soggetti firmatari della deliberazione risultavano decaduti dalle proprie funzioni e pertanto la formalizzazione in senso proprio risultava non attuabile”.

Proseguendo il dg ha chiesto quantomeno la trasmissione “del verbale della seduta di Giunta regionale …, nonché ogni altro documento utile per procedere alla notifica della Delibera n. 664 del 31.12.2018”. Dopo qualche giorno, il 13 ottobre, l’attuale segretario generale della Regione trasmette il verbale della seduta di Giunta al dipartimento “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo”, ma anche in questo caso si fa notare come l’atto non sia stato formalizzato e proprio il predecessore (eravamo all’epoca della Giunta Oliverio) abbia chiesto la delibera per ben cinque volte nell’anno 2019. Circostanza che il sindacato CSA-Cisal aveva prontamente ricordato nella nota precedente.

IL CONTENUTO DEL VERBALE DI GIUNTA E LA RICHIESTA DI PARERE ALL’AVVOCATURA - Nel verbale della seduta di Giunta del giorno 31 dicembre 2018 viene riportato come “l’assessore Robbe, autorizzata dal Presidente della seduta, illustra la sua proposta fuori sacco urgente - Presa d’atto modifica e integrazione della dotazione organica di Azienda Calabria Lavoro a seguito della legge regionale n. 52 del 2018. La Giunta approva con modifiche disponendo che la stessa sia riformulata dal dipartimento competente in conformità al format di delibera approvato e pubblicato sul sito”. Visto che è stato accertatoche la delibera non è stata (e non sarà mai formalizzata) basterà l’estratto del verbale della seduta di Giunta?

Per trasparenza nei confronti dei tanti lavoratori interessati dobbiamo dire - evidenzia il sindacato CSA-Cisal - che l’Amministrazione sembrerebbe avere chiesto all’Avvocatura un parere per dipanare questo dubbio. Certo, gli interrogativi sono molteplici. Il più importante è il seguente: come si evince dal verbale, la Giunta ha approvato l'atto “con modificazioni”, senza la delibera formale possono valere gli atti successivi? Tecnicamente, dicevamo prima, siamo di fronte a un provvedimento allo stato “inesistente”. Sia il dipartimento “Lavoro” e sia il “Segretariato Generale” sono consapevoli di questo enorme problema. È evidente che ci si deve adoperare con gli strumenti giuridici e amministrativi a disposizione.

TROVARE UNA SOLUZIONE DEFINITIVA - Il sindacato CSA-Cisal ha sollevato questo evidente problema formale (quanto sostanziale) su una delibera così rilevante nell’esclusivo interesse dei lavoratori coinvolti. Ricordiamo ben 287 dipendenti di Azienda Calabria Lavoro che pretendono certezza sulla loro posizione. Non possiamo che sollecitare l’Amministrazione futura a intraprendere ogni strada possibile affinché i loro diritti siano garantiti. Riteniamo che la nuova Giunta che si insedierà nei prossimi giorni non sarà insensibile al tema. Il nuovo esecutivo si assumi l’onere di trovare la soluzione a quello che potrebbe essere un gravissimo danno per i lavoratori.

I due dirigenti dei dipartimenti - “Segretariato Generale” e “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo” - si sono già adoperati e per questo apprezziamo il loro sforzo. Tuttavia, adesso serve una mossa risolutiva. Il sindacato starà sempre al fianco dei dipendenti e non mollerà la presa finché la vicenda non sarà definitivamente dipanata. I lavoratori - conclude la nota - non possono continuare ad assistere impotenti al balletto della delibera “inesistente”.


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