Festa della Repubblica 2025: a Catanzaro Wanda Ferro e Castrese De Rosa in prima linea per l’unità nazionale (Video Completo)


Festa della Repubblica 2025 a Catanzaro: il prefetto De Rosa e la sottosegretaria Ferro richiamano all'unità, premiato il questore Panvino
CATANZARO — Celebrazioni solenni per il 2 giugno a Catanzaro, dove la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro ha richiamato l'attenzione sui valori fondanti della Repubblica, seguendo l'invito del presidente Sergio Mattarella all'unità e alla concordia.
"La Festa della Repubblica — ha dichiarato Ferro durante la cerimonia — è un momento solenne che ci richiama alle radici della nostra identità nazionale e ai valori che tengono unita la Nazione. Le parole del presidente Mattarella indicano a cittadini, istituzioni e forze politiche la strada del rispetto, del dialogo e della responsabilità".
Ferro ha sottolineato l'importanza di difendere questi principi: "La dialettica democratica, pur nelle sue legittime contrapposizioni, non deve mai degenerare in odio personale, violenza o barbarie, come minacce rivolte persino ai figli degli avversari politici. Il 2 giugno è la memoria viva di chi ha costruito la Repubblica con sacrificio e deve ispirare ciascuno di noi a custodire e difendere la comunità con impegno quotidiano".
La sottosegretaria ha poi concluso: "La Repubblica non è solo un insieme di norme e apparati burocratici, ma l’anima stessa del nostro popolo, ciò che ci spinge ad agire e, se necessario, a sacrificare il nostro bene individuale in favore di un bene più grande, come fanno ogni giorno le donne e gli uomini in uniforme".
Il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha ribadito il ruolo dei prefetti come "cerniera sul territorio, elemento di coesione interistituzionale". Ha sottolineato: "La Costituzione unisce e guarda al futuro. La nostra democrazia si basa sulla partecipazione. Oggi più che mai dobbiamo interpretare il cambiamento e supportare i sindaci, vera trincea dei territori, senza autoreferenzialità". La cerimonia si è svolta nella caserma Pepe-Bettoia, sede del Comando Militare Esercito "Calabria", guidato dal colonnello Ugo Gaeta.
Renato Panvino, questore di Crotone, insignito Cavaliere della Repubblica
Durante le celebrazioni, è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana al questore di Crotone, Renato Panvino, alla presenza della sottosegretaria Ferro, del prefetto De Rosa e del questore di Catanzaro, Giuseppe Linares.
Un riconoscimento prestigioso che premia una carriera brillante e lunga oltre trent'anni, segnata da risultati di rilievo nella lotta alla criminalità organizzata. Panvino ha iniziato nel 1993 come dirigente della Polizia Ferroviaria di Reggio Calabria e ha ricoperto incarichi chiave in diverse sedi, tra cui la Squadra Mobile di Reggio Calabria e la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Catania, dove ha sviluppato il "modello Catania" per il contrasto alla criminalità economica.
Tra le operazioni più importanti da lui condotte si ricordano l'arresto a Cannes di Luigi Facchineri e Roberto Peregalli, esponenti di spicco della 'ndrangheta, la cattura di latitanti come Gaetano Santaiti e Antonio Rosmini, nonché l'arresto a Bruxelles dei cugini Giorgi di San Luca, responsabili della strage di Duisburg.
Durante la sua direzione alla DIA di Catania, Panvino ha guidato numerose inchieste contro la corruzione nella pubblica amministrazione e nella sanità, riuscendo a sequestrare e confiscare patrimoni illeciti per centinaia di milioni di euro, restituendoli allo Stato.
Nel 2024 Panvino è stato nominato dirigente superiore e ha ricoperto il ruolo di Consigliere ministeriale alla Direzione centrale del servizio antidroga, per poi essere designato questore di Crotone il 9 dicembre 2024.
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