Germania, 547 bambini vittime di violenza nel Coro Ratisbona
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Germania, 547 bambini vittime di violenza nel Coro Ratisbona

martedì 18 luglio, 2017

BERLINO, 18 LUGLIO- Sono almeno 547 i bambini che, tra il 1945 e l'inizio degli anni '90, hanno subito violenze nel coro del Duomo di Ratisbona. Questo è quello che è emerso dal rapporto finale presentato dall'avvocato Ulrich Weber, e divulgato dai media tedeschi. Stando al documento, 500 bambini hanno subito violenze corporali, e 67 anche violenze sessuali.[MORE]

Secondo Weber inoltre, 49 colpevoli sono stati identificati. Per decenni secondo il rapporto si sarebbe creato un "sistema della paura", con percosse e abusi sessuali. Fra le esibizioni più famose dei Regensburger Domspatzen, quello per la presa di possesso del titolo di arcivescovo di Monaco del fratello, quello per la visita di Elisabetta II nel 1978 e per quella di Giovanni Paolo II nel 1980.

"Le vittime - si legge nel rapporto - hanno descritto i loro anni di scuola come una prigione, come l'inferno e come un campo di concentramento. Molti si ricordano di quegli anni come il periodo peggiore della sua vita, caratterizzato da paura e violenza". Dopo le diverse denunce degli scorsi anni, la diocesi ha iniziato a cooperare con l'inchiesta sugli abusi lo scorso anno e dovrà pagare un indennizzo di 20mila euro a ciascuna vittima, in maggioranza, alunni della terza e quarta elementare.

Georg Ratzinger accusato. "Se fossi stato a conoscenza dell'eccesso di violenza utilizzato, avrei fatto qualcosa (...) Mi scuso con le vittime", disse Georg Ratzinger in un'intervista del 2010 alla stampa tedesca, ammettendo comunque di aver anche lui dato qualche schiaffo durante i primi anni da direttore”, ha affermato il fratello del papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger, direttore del coro tra il 1964 e il 1994.

Nella conferenza stampa l'avvocato Weber ha attribuito a Georg Ratzinger la responsabilità di "aver chiuso gli occhi e non aver preso misure a riguardo". I principali responsabili delle violenze e degli abusi sono stati individuati nel direttore della scuola e del suo vice, ma nel rapporto si punta il dito contro una "cultura del silenzio" che ha spinto molti della gerarchia ecclesiastica a tacere sulle aggressioni nei confronti dei minori per difendere il nome dell'istituzione. Nel rapporto viene poi criticato il modo in cui il cardinale Gerhard Ludwig Müller, che era vescovo di Ratisbona nel 2010, ha gestito la vicenda subito dopo le prime denunce, criticando in particolare il fatto di non aver cercato il dialogo con le vittime.

Maria Azzarello

fonte immagine: Germany travel


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