Il cuore dei grandi della terra sia come quello di Zaccheo!
Fantasticherie del cuore Calabria

Il cuore dei grandi della terra sia come quello di Zaccheo!

lunedì 29 maggio, 2017

L’episodio di Zaccheo nel vangelo rimane sempre ammantato da una coltre di modernità eccezionale, perché la voce dello Spirito non ha età, né tantomeno è attribuibile ad un solo preciso momento storico. Esso appartiene ad ogni tempo. Interessante la lettura che ci regala Mons. Di Bruno di questa pagina molto conosciuta del nuovo testamento. Non a caso sono stati scritti fiumi di parole e sono emerse una serie articolata di riflessioni dentro e fuori la Chiesa, a volte piene di verità, altre legate ad interpretazioni del tutto personali, se non arbitrarie. Ma si sa che l’uomo è esperto di contraffazioni visibili ed invisibili. Da sempre ha cercato di tradurre ogni indicazione della Chiesa e delle sue fonti sapienziali secondo il suo interesse terreno, auto-assolvendosi da ogni sua manomissione esistenziale. [MORE]

Scrive il sacerdote teologo, accomunando la vicenda di Zaccheo alla visita di Maria ad Elisabatta: “I due eventi sono legati da una medesima parola: “in fretta”: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda”. “Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia”. In tutti e due gli eventi vi è un Agente invisibile che è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo che è nel cuore di Maria, la spinge in fretta verso la casa di Zaccaria, perché è Lei che deve portare Lui ed è dal suo cuore che deve passare nel cuore di Elisabetta e del Bambino che la cugina porta nel suo grembo….. Con Zaccheo lo Spirito Santo vuole parlare ai farisei per narrare le grandi operi che il Signore Dio sta compiendo attraverso Gesù, che è il suo Inviato, il suo Cristo, per dare la luce, la verità, la grazia della conversione ad ogni cuore”.

Maria e Zaccheo sono mossi entrambi dalla Spirito Santo. La novità che ci regalano, sempre attuale, è che ognuno, se convertito, sarebbe pronto a mettersi in discussione e abbracciare nuove frontiere di rettitudine e di fraternità. L’incontro di questi giorni, ad esempio, di Trump e di Papa Francesco potrebbe cambiare il corso della storia sull’accoglienza e il rispetto dell’ambiente, con tutto quello che significa per gli equilibri universali. Tutto potrebbe succedere se per un solo istante il cuore del Presidente americano sia riuscito ad aprirsi allo Spirito Santo. Con Zaccheo, indicato da tutti i farisei un peccatore, è successo in un attimo. Il suo cuore si converte e avviene un ravvedimento senza precedenti dinnanzi alla sua coscienza e agli obblighi di giustizia morale rispetto al prossimo.

“Io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituiscono quattro volte tanto”. Potremmo perciò affermare che Maria è nello Spirito Santo e si fa condurre da esso, portandolo nel cuore e nel grembo di Elisabetta. Cosi Zaccheo che ricevendo lo Spirito si affida subito alla bellezza di una vita nuova, pronto a trasferirla ad ogni uomo vicino. Per un credente la resurrezione da una qualsiasi vita vissuta male non è mai un fatto privato, ma un dono celeste che va sempre condiviso. Chi vive nella Parola senza “artifizi spirituali e materiali” è nello Spirito Santo. Chi è pieno di Esso ha il dovere di riversarlo sull’altro che spesso, anche senza saperlo, lo attende per partecipare a quella “catena di pace e di giustizia sociale”, che ogni generazione si augura di poter intercettare per edificare un mondo migliore.

Egidio Chiarella


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