Il lato davvero eco delle auto elettriche
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Il lato davvero eco delle auto elettriche

martedì 21 maggio, 2013

ROMA, 21 MAGGIO 2013 – Ci sono tante definizioni per indicare le modernissime auto elettriche: ecologiche, green, a zero emissioni. Ma in seguito ad un articolo apparso sul Wall Street Journal, in cui lo scienziato americano Bjorn Lomborg afferma che, a causa della batteria al litio, per produrre un’auto elettrica l’anidride carbonica sviluppata supera di molto quella necessaria per le auto tradizionali, il lato “eco” di queste vetture potrebbe essere messo in discussione. C’è, infatti, chi continua a considerarle ecologiche al 100% e chi non le considera mezzi “puliti” in totus.[MORE]

Sicuramente, si può affermare che quando circolano non producono alcuna forma di inquinamento locale, mentre l’emissione di CO2 dipende fortemente dalle tecnologie di produzione del veicolo e dal tipo di energia utilizzata per la ricarica elettrica. Insomma, l’utilizzo delle auto elettriche produce emissioni bassissime di gas climalterante (CO2), ma a queste vanno aggiunte quelle prodotte per la loro costruzione, che sono più alte di quelle necessarie a fabbricare quelle con motore a scoppio, proprio perché occorre produrre anche le batterie.
Ad ogni modo, quando si parla dei vantaggi legati al fattore sostenibilità, si prendono come riferimento sempre e soltanto le emissioni di anidride carbonica, mentre sarebbe più coretto guardare ai pregi complessivi. La categoria dei veicoli tradizionali costa all’economia italiana circa 6 centesimi al chilometro, suddivisi in 4 centesimi per l’importazione del petrolio, 1 centesimo per il costo sanitario dovuto alla cattiva qualità dell’aria e 1 centesimo per il peso economico delle reali emissioni di CO2.

In America lo scorso anno sono state immatricolate 50mila auto elettriche, mentre secondo l’Associazione nazionale fra le Industrie Automobilistiche (ANFIA), sostiene che nel 2012 in Italia sono state vendute solo 524 auto elettriche, di cui 25 destinate a privati e le restanti a enti e aziende. Nel nostro Paese, quindi questo può essere considerato ancora solo un mercato di nicchia, seppur in crescita, con gran fatica.
La causa principale di questa situazione sembra essere la durata limitata della batteria, che fa in modo da considerare l’auto elettrica solo come un’auto da città, impensabile da utilizzare per viaggi superiori a 8 ore.
Nell’ambito delle politiche “green oriented”, l’auto elettrica è sicuramente un settore su cui puntare, ma affinché da un mezzo di trasporto destinato solo a pochi, possa trasformarsi in un prodotto di largo consumo, bisogna quindi ripensare le strategie adottate fino ad ora, investendo maggiormente in questo settore.


Rosangela Muscetta [http://www.economia-conoscenza-itc-km.blogsot.it]
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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