In avvio la 47sima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
"La spir@le della conoscenza" Lazio

In avvio la 47sima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani

mercoledì 11 settembre, 2013

ROMA, 11 SETTEMBRE 2013 – Da domani 12 settembre fino al 15 si terrà a Torino, presso il Teatro Regio e nelle diverse strutture ad esso annesse, la quarantasettesima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, il cui tema sarà ‘La famiglia, speranza e futuro per la società italiana’. Obiettivo di tale manifestazione, come indicato nel relativo documento preparatorio, intende essere ‘un'iniziativa culturale ed ecclesiale di alto profilo, capace di affrontare e se possibile anticipare gli interrogativi e le sfide talvolta radicali poste dall'attuale evoluzione della società. La Chiesa italiana in questo spirito vuole non solo garantirsi uno strumento di ascolto e di ricerca, ma anche offrire ai centri e agli istituti di cultura, agli studiosi e agli operatori sociali, occasioni di confronto e di approfondimento su quel che sta avvenendo e su quel che si deve fare per la crescita globale della società’.[MORE]

L’evento è ormai un appuntamento fisso della Chiesa Cattolica Italiana a cadenza pluriennale, a cui partecipano delegazioni diocesane e associative, rappresentanti del mondo politico, militanti ed intellettuali dell’universo cattolico, che si riuniscono per dibattere su un tema specifico.
La prima edizione delle Settimane Sociali si è tenuta a Pistoia dal 23 al 28 settembre 1907, con alcune sessioni svolte a Pisa. La proposta per la sua realizzazione partì dall'economista Giuseppe Toniolo (protagonista del movimento cattolico italiano tra XIX e XX secolo), e dal cardinale Pietro Maffi con il motto: “Ispirare cristianamente la società”. Erano gli anni del cosiddetto ‘non expedit’, ossia il divieto papale per i fedeli di partecipare alla politica e della limitazione del peso del mondo cattolico nella vita pubblica. La nuova iniziativa fu una reazione a queste difficoltà. Nelle Settimane Sociali si cercava di applicare la dottrina sociale della Chiesa a temi concreti come i contratti di lavoro e la condizione delle popolazioni rurali.
A partire dal 1927 fu l'Università Cattolica del Sacro Cuore ad assumere un ruolo cruciale nell'organizzazione delle Settimane, che allo stesso tempo sperimentarono però la crescente repressione del regime fascista. Inoltre, l'edizione del 1931 saltò per indisponibilità dell'Azione Cattolica, mente dal 1934 ci fu un'interruzione, che durò fino alla fine della Seconda guerra mondiale.

In particolare, la Settimana sociale del 1946 vide la partecipazioni di importanti personalità del mondo culturale e politico cattolico, come Ferruccio Pergolesi, Amintore Fanfani e Giorgio La Pira e fu notevole il contributo offerto alla redazione del testo della nuova Costituzione, in discussione all'Assemblea costituente, vista anche la centralità che assumeva il partito della Democrazia cristiana nello schieramento politico italiano.
Dalla fine degli anni sessanta, per svariati motivi, le Settimane sociali furono interrotte, fino alla ripresa dei lavori, decisa nel 1988 con una Nota pastorale della CEI. Da allora si sono svolte le seguenti edizioni:
• 1991 a Roma ("I cattolici italiani e la nuova giovinezza dell'Europa")
• 1993 a Torino ("Identità nazionale, democrazia e bene comune")
• 1999 a Napoli ("Quale società civile per l'Italia di domani?")
• 2004 a Bologna ("Democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri")
• 2007: Settimana sociale 2007 a Pistoia e Pisa ("Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano).

Come si può leggere nel Documento preparatorio dell’attuale Settimana Sociale – Torino 2013, oggigiorno ‘la riflessione sulla realtà della famiglia ci pone davanti a una grande ricchezza di contenuti, che chiedono di essere meditati con attenzione e assimilati’ e ancora ‘possa tale dialogo realizzarsi tra Vescovi, sacerdoti e laici, tra credenti e non, all’interno delle famiglie, delle comunità ecclesiali e in ogni tipo di associazione, per divenire un lievito che fa crescere tutta la società nel rispetto e nella promozione della persona e della famiglia... Sono interpellate anzitutto le famiglie, in quanto prime protagoniste del cambiamento oggi necessario nella nostra società. Non si tratta di certo di partire da zero nella promozione e nella difesa dei valori legati alla famiglia, ma di ampliare per esempio esperienze già presenti, facendo sì che la cultura e le scelte politiche siano migliorate e orientate da esse. È fondamentale nel nostro tempo unire le forze e le conoscenze, facendo rete’.


Rosangela Muscetta [http://www.economia-conoscenza-itc-km.blogspot.it]
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
"La spir@le della conoscenza".