La birra italiana alla conquista dei pub inglesi!
Economia Lazio

La birra italiana alla conquista dei pub inglesi!

sabato 2 luglio, 2011

Roma, 2 Luglio 2011- La birra Made in Italy fa scacco alle regine britanniche nel proprio territorio. Questo è quanto emerge da un’analisi svolta dalla Coldiretti secondo cui, nel I trimestre 2011, nei pub inglesi il consumo di birra italiana ha registrato un aumento record del 37% nelle quantità esportate in Gran Bretagna. Le birre nostrane presentano un ottimo trend nelle vendite anche oltreoceano con un incremento del 39% delle esportazioni negli USA, il principale consumatore mondiale. A resiste all’avanzata italiana, la Germania che resta culturalmente ancorata alla propria birra.[MORE]


Per quanto concerne l’Italia, secondo i dati dell’Ipso, il consumo più o meno saltuario di birra si attesta intorno al 72%, per una media annuale dei consumi per persona pari a circa 28,5 litri.


Ma il Made in Italy “da bere” fa registrare ottime performance anche nell’esportazione del vino. Con i risultati finali dell'ultima vendemmia 2010-2011 l'Italia diventa il principale produttore di vino al mondo sfilando il primato finora detenuto dalla Francia, questo in base ai dati della Commissione Ue che rilevano una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l'Italia, superiore ai 46,2 milioni di ettolitri sulla Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri, in calo del 3,7%.


Come sottolinea sempre Coldiretti il 60% della produzione italiana è costituito da vini di qualità ben 14,9 milioni di ettolitri sono destinati a vini Docg/Doc e 15,4 milioni di ettolitri a vini Igt. Nello specifico, il Belpaese può contare su 504 vini tra denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 56 Docg e 118 Igt)

I dati Istat, relativi al I trimestre, avevano evidenziato una crescita in tutti i Paesi del mondo, con un incremento del +14,7% in volume superando quota 5,26 milioni di ettolitri. In particolare si evidenzia una crescita record del 31% negli Stati Uniti, che diventano il primo mercato di sbocco in valore davanti alla Germania, ma anche dell'aumento del 6% dell'export nell'Unione Europea e di un significativo incremento del 146 per cento in Cina.

Tradotto in euro, un fatturato prossimo a 927 milioni corrispondente a +13,7% in valore, un buon sostegno alla bilancia commerciale italiana.

Rosy Merola


Autore
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