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Roma, 4 agosto 2011- Mentre prosegue l’incontro con le parti sociali, il governo pare registrare un segnale non allarmante dai mercati. I due parametri di riferimento che accompagnano la lettura delle vicende politico economiche di questa estate non offrono andamenti preoccupanti in queste prime ore della giornata. Seppure in territorio negativo, l’indice Mibtel della borsa di Milano attorno alle 12,40 attesta un -1,70% non molto diverso rispetto all’andamento del periodo, in una giornata in cui tutte le piazze europee vivono difficoltà. [MORE]I mercati non premiano le iniziative parlamentari del governo italiano ma si accodano ai referrees delle istituzioni internazionali, commissione europea in primis che lanciano messaggi confortanti circa la tenuta dei conti pubblici nazionali. Il redde rationem del governo Berlusconi non si verificherà come conseguenza delle comunicazioni alla camere rese nella giornata di ieri.
Anche lo spread tra i titoli di stato a dieci anni italiani (6,06% il rendimento richiesto dai mercati) e gli omologhi bund tedeschi (2,4%) si mantiene su una linea di galleggiamento, anche se il confronto con lo spread rispetto ai titoli spagnoli penalizza il tesoro italiano considerando che sia i buoni del tesoro della Spagna che quelli dell’Italia si posizionano su un differenziale di 360 punti rispetto ai bund. I mercati da un lato premiano la decisione del Primo Ministro spagnolo Zapatero di anticipare le elezioni politiche che non lo vedranno gareggiare, ma non condannano l’Italia in cui il quadro politico risulta bloccato dalle non decisioni del governo.
In attesa delle decisioni della Bce che nel pomeriggio dovrebbe comunicare le iniziative sui tassi di interesse ufficiale, nonché la posizione sull’opportunità di provvedere ad acquistare in via diretta titoli del debito italiano, placando rischi di ulteriore speculazione, il responso della mattina di borsa è interlocutorio e ciò fa pensare che le eccitazioni attorno al discorso parlamentare del premier Berlusconi fossero mal riposte. I mercati non reagiscono in maniera istantanea agli avvenimenti politici italiani ma maturano comportamenti complessi che dipendono da una serie di variabili economiche e finanziarie non tutte sotto il controllo delle autorità politiche nazionali.
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