La Giunta Comunale di Taggia concede a 140 giovani figli di immigrati la cittadinanza onoraria
Politica Liguria

La Giunta Comunale di Taggia concede a 140 giovani figli di immigrati la cittadinanza onoraria

lunedì 3 dicembre, 2012

IMPERIA, 03 DICEMBRE 2012- Sono taggesi a tutti gli effetti perché qua vivono, hanno i loro affetti, soffrono per i loro primi amori adolescenziali, frequentano le scuole e probabilmente decideranno di continuare a vivere pure una volta terminato il loro " curriculum" scolastico. Per la città, da anni in una situazione di stagnazione demografica, dove anzi, come in tutta la Liguria ed in Italia, il numero degli anziani supera, e di gran lunga, quello dei bambini, rappresentano una risorsa non indifferente per garantirsi il futuro. Per la legge italiana, invece, continuano ad essere diversi ed a non appartenere al corpo della Nazione potendo al di più, se non in pochi casi, continuare ad avere solamente la cittadinanza dei loro genitori.

Sono i cosiddetti " immigrati di seconda o terza generazione", figli o nipoti di quegli umili lavoratori che, a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, hanno abbandonato i loro Paesi, economicamente meno evoluti dell'Italia, per venire a cercare una vita migliore tra di noi. In occasione dell'anniversario della Dichiarazione Onu per i diritti dell'adolescenza, su richiesta della sezione sanremese dell'Unicef, il Sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, dopo aver coinvolto la Giunta Comunale, che ha deliberato in tal senso, ha deciso di concedere a centoquaranta di loro, nati o cresciuti a Taggia, la cittadinanza onoraria taggese in attesa che una legge dello Stato, richiesta a gran voce da più parti, conceda loro quella italiana effettiva, stravolgendo i criteri di concessione della cittadinanza nel nostro paese e privilegiando allo " Jus sanguinis" ( "sei italiano solamente se figlio o nipote di italiani in qualunque parte del mondo ti trovi") lo " Jus Soli temperato" ( " Sei italiano se nasci in Italia o se qui ci vivi da tempo a patto che i tuoi genitori da anni vivano tra di noi").

Già nel secondo dopoguerra la Francia fece questo cambiamento e sicuramente non si può dire che per il Paese d'oltralpe sia stata una iattura. L'anno scorso in Italia ben il 18,4% dei nuovi nati sono venuti alla luce da una coppia di stranieri. In Liguria, ed il comprensorio taggiasco non fa eccezione, la maggioranza relativa dei neonati di " seconda generazione" è di origine albanese, seguono poi i marocchini, mentre nel resto d'Italia la prevalenza dei nuovi nati non autoctoni appartiene alla nazionalità rumena cioè ad una Nazione dell'Unione europea come l'Italia.

Si ricordi, infatti, che contrariamente ad un certo pensiero consolidato la maggioranza degli immigrati in Italia, seppur di poco, non è islamica ma cristiana anche se, a causa dell'alto numero di romeni presenti, gli appartenenti alla confessione ortodossa pareggiano o superano i cattolici. Il fatto però che ormai non sia poi più così tanto raro imbattersi in vere e proprie famiglie di immigrati che decidono di mettere tra di noi al mondo nuove creature è, comunque, un fatto positivo che testimonia una certa stabilizzazione nel mondo dell'immigrazione. Memore di tutto ciò il Sindaco di Taggia ha deciso di accogliere l'invito dell'Unicef ed ora spera che il Consiglio comunale cittadino ratifichi la sua decisione. Poi ci saranno centoquaranta nuovi " taggiaschi".                   [MORE]

Sergio Bagnoli     






(notizia segnalata da Sergio Bagnoli)


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